Guerra Ucraina, distrutti dieci ospedali a Kiev. Usa: “I russi sono in difficoltà” - QdS

Guerra Ucraina, distrutti dieci ospedali a Kiev. Usa: “I russi sono in difficoltà”

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Guerra Ucraina, distrutti dieci ospedali a Kiev. Usa: “I russi sono in difficoltà”

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martedì 22 Marzo 2022

È stata un'altra giornata di sofferenza per Mariupol: "È ridotta in cenere, ma la città sopravviverà", dice Zelensky che è intervenuto a Montecitorio in video collegamento, questa mattina

La guerra continua. Il conflitto russo-ucraino arriva al suo ventisettesimo giorno. Dieci ospedali ucraini sono stati completamente distrutti dai bombardamenti. Lo ha detto il ministro della salute ucraino Viktor Lyashko parlando alla televisione nazionale, citato da The Guardian.

Il nemico ha già bombardato 139 ospedali, le cure mediche non possono più essere fornite lì e queste strutture vanno ricostruite da zero. Questa sarà una nuova costruzione, che spero inizi il prima possibile”, ha detto Lyashko. Altri ospedali non hanno potuto essere approvvigionati di medicine e altre forniture a causa dei combattimenti nelle vicinanze, ha aggiunto.

 Kherson, “Catastrofe umanitaria, Russia rifiuta apertura corridoi”

“I 300.000 cittadini di Kherson affrontano una catastrofe umanitaria a causa del blocco dell’esercito russo. Il cibo e le forniture mediche sono quasi finite, eppure la Russia si rifiuta di aprire corridoi umanitari per evacuare i civili. Le tattiche barbariche della Russia devono essere fermate prima che sia troppo tardi!”. Ad affermarlo in un tweet è un portavoce del governo ucraino, Oleg Nikolenko.

Drone colpisce un istituto di Kiev, almeno un morto

Almeno una persona è stata uccisa nell’attacco di un drone russo contro un istituto scientifico a Kiev. Il fumo si è alzato da un edificio di sette piani dell’Istituto per i materiali superduri a nord-ovest di Kiev, parte dell’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina. Un funzionario dell’intelligence del ministero della Difesa ha detto che tre persone erano morte, ma non c’è stata altra conferma del bilancio. “Nel raid le forze armate russe hanno usato i droni Orlan, uno dei quali ha sganciato una bomba, in seguito alla quale i locali hanno preso fuoco”, ha detto il funzionario.

Rilasciata la giornalista ucraina arrestata dai russi

La giornalista della tv ucraina Hromadske, Victoria Roshchyna, è stata rilasciata dai russi. Lo ha annunciato la sua emittente. Sta tornando a casa sua, a Zaporizhzhia. Secondo Hromadske la reporter era stata rapita dai servizi russi il 15 marzo nella zona occupata di Berdyansk.

Il Pentagono: “I russi sono in difficoltà”

“Stiamo vedendo dei contrattacchi delle forze dell’Ucraina contro Mosca“. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un’intervista alla Cnn sottolineando che ci sono dei “segnali” di questi contrattacchi da parte di Kiev. “I russi sono in difficoltà”, ha ribadito il portavoce della Difesa.

Giovedì le nuove sanzioni contro la Russia

Gli occidentali annunceranno giovedì nuove sanzioni contro la Russia: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan. Giovedì è il giorno in cui è prevista la partecipazione del presidente Joe Biden al vertice Ue e al summit della Nato a Bruxelles.

L’Ue “rimane pronta a muoversi rapidamente con ulteriori sanzioni coordinate” contro la Russia e la Bielorussia, dopo aver adottato finora misure “significative” che hanno avuto un impatto “massiccio” su Mosca e Minsk. Lo riporta la bozza delle conclusioni del Consiglio Europeo, che si terrà dopodomani a Bruxelles.

Un ulteriore pacchetto di sanzioni, a questo punto, sarebbe giustificato, anche in termini di comunicazione, se andasse a toccare l’energia: il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, ha detto esplicitamente che andrebbero bloccate le importazioni dalla Russia di petrolio, che è una fonte di energia più facilmente sostituibile del gas naturale.

Ieri il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha detto che da parte dell’Italia “non ci sono veti” e che si attende la proposta della Commissione. L’eurodeputato di Renew Europe Sandro Gozi, già sottosegretario agli Affari Europei, ha sottolineato all’Adnkronos che andrebbe approvato “ora” un meccanismo Ue che consenta di compensare le aziende, i settori e i territori che sopportano i maggiori costi derivanti dalle sanzioni Ue contro la Russia, sul modello di quanto venne fatto in occasione della Brexit.

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