Guerra in Ucraina, Russia bombarda abitazioni civili a Kharkiv, decine di morti - QdS

Guerra in Ucraina, Russia bombarda abitazioni civili a Kharkiv, decine di morti

Guerra in Ucraina, Russia bombarda abitazioni civili a Kharkiv, decine di morti

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lunedì 28 Febbraio 2022

Le autorità di Kiev hanno chiesto alla popolazione della capitale ucraina di lasciare le proprie abitazioni solo per emergenze, solo per procurarsi cibo o medicinali.

Guerra Ucraina-Russia, decine di persone sono morte o rimaste ferite a Kharkiv in bombardamento da parte dei russi contro zone abitate. E’ la denuncia del consigliere del ministero degli Interni a Kiev, Anton Gerasimov, insieme al governatore e al sindaco della città a pochi chilometri dal confine con la Russia, nel nord est dell’Ucraina.

Esplosioni sono state segnalate alle prime ore di oggi nella capitale ucraina Kiev e a Kharkiv, seconda città del Paese, al quinto giorno dall’invasione russa. Lo ha riportato su Telegram il servizio statale ucraino per le comunicazioni, come riporta il Guardian. A Chernihiv un missile avrebbe colpito un edificio residenziale nel centro della città.

Le autorità di Kiev: “Non uscite dalle vostre abitazioni”

Le autorità di Kiev hanno chiesto alla popolazione della capitale ucraina di lasciare le proprie abitazioni solo per emergenze, solo per procurarsi cibo o medicinali. Combattimenti continuano a registrarsi praticamente in tutte le zone della città, affermano in una dichiarazione diffusa su Telegram. Secondo le notizie riportate dall’agenzia Dpa alcuni negozi avrebbero riaperto dopo le ore di coprifuoco notturno e i trasporti pubblici avrebbero ripreso per quanto possibile.

Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, giovedì scorso, almeno 102 civili sono rimasti uccisi nel Paese, compresi sette bambini. Almeno altri 304 civili sono rimasti feriti. Ma il timore è che il bilancio sia “notevolmente più alto”, ha detto l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet.

“La maggior parte di questi civili sono stati uccisi da armi esplosive con un’ampia area di impatto”, artiglieria pesante e lanciarazzi, e “raid aerei”, ha aggiunto all’apertura del Consiglio dei diritti umani che ha approvato un dibattito urgente sulla guerra in Ucraina. Secondo l’Unhcr, 422.000 persone hanno lasciato il Paese.

Russia controlla Berdyansk e Enerhodar

Le truppe russe hanno assunto il controllo delle due città di Berdyansk e Enerhodar, nella parte sudorientale dell’Ucraina. A rivendicarlo sono le autorità russe tramite il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov. La cattura di Berdyansk, sul mar d’Azov, era stata già annunciata ieri dalla parte ucraina. Enerhodar si trova a nordovest di Mariupol e la notizia della conquista non è stata confermata da Kiev.

Il controllo della centrale nucleare più grande d’Europa: Zaporizhzhia

Mosca ha inoltre annunciato che le truppe russe hanno preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. Il personale sta continuando a monitorare e operare nella struttura, ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. Nessuna conferma iniziale è arrivata da parte ucraina. La società statale Energoatom ha affermato che tutte le centrali nucleari continuano a funzionare normalmente.

La compagnia energetica statale ucraina Energoatom ha però definito falsa la notizia diffusa: “Attualmente, tutte e quattro le centrali nucleari sono sotto il controllo dell’Ucraina e funzionano normalmente. Energoatom sta adottando tutte le misure necessarie per proteggere le centrali nucleari”. L’impianto di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, è la più grande centrale nucleare d’Europa. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato oggi di averne assunto il controllo.

“L’aeronautica russa ha ottenuto la supremazia aerea su tutto il territorio dell’Ucraina”, ha rivendicato il portavoce del ministero russo della Difesa, Igor Konashenkov. “Tutti i civili della città” di Kiev “possono lasciare liberamente la capitale ucraina usando l’autostrada Kiev-Vasylkiv”, ha dichiarato, accusando le autorità ucraine di usare i civili come scudi umani.

I russi morti dall’inizio della guerra e i possibili rinforzi dalla Bielorussia

Sarebbero circa 5.300 i russi morti dall’inizio dell’invasione , secondo il nuovo bilancio fornito da parte ucraina e riportato dal Guardian, che sottolinea come non sia possibile verificare i dati in modo indipendente. Il bilancio dei militari di Kiev parla anche di 191 tank, 29 velivoli, altrettanti elicotteri e 816 blindati distrutti.

Intanto la Bielorussia si starebbe preparando all’invio di soldati in Ucraina che andrebbero a unirsi agli alleati russi. Il dispiegamento potrebbe iniziare già oggi, secondo le dichiarazioni di un funzionario dell’Amministrazione Usa riportate nelle ultime ore dal Washington Post. “E’ molto chiaro che Minsk ora è un’estensione del Cremlino”, ha detto. The Kyiv Independent ha scritto nelle scorse ore di più fonti che parlano di una decisione già presa.

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