Hacker Anonymous colpisce stampa russa, "Putin ci costringe a mentire" - QdS

Hacker Anonymous colpisce stampa russa, “Putin ci costringe a mentire”

Hacker Anonymous colpisce stampa russa, “Putin ci costringe a mentire”

lunedì 28 Febbraio 2022

“Noi siamo una legione. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettateci”. Il collettivo Anonymous promette a Putin "attacchi informatici senza precedenti da tutti gli angoli del mondo"

Il sito dell’agenzia di stampa russa Tass è inaccessibile, sotto possibile attacco hacker, come accaduto nei giorni scorsi a diversi media russi e allo stesso sito del Cremlino.

Il collettivo di hacker Anonymous aveva rivendicato l’operazione di vera e propria “guerra” contro la Russia di Putin nei giorni scorsi.

L’attacco a Tass: “Putin ci costringe a mentire”

Le agenzie di stampa russe Tass, Fontanka e Rbk, i quotidiani Kommersant e Izvestia, il sito di notizie Znak.ru, sono stati colpiti da un cyberattacco firmato dal noto collettivo internazionale di hacker e attivisti. Per alcuni istanti, sulla homepage della Tass e degli altri media colpiti è comparso un messaggio in cui si sollecitano i russi a “porre fine a questa follia, a non inviare i propri figli e mariti a una morte certa”. “Putin ci costringe a mentire”.

I contatti dei funzionari russi su Telegram

“Le truppe cybernetiche ucraine hanno hackerato il sito del Cremlino e hanno estratto la rubrica contatti dei funzionari russi. Hanno creato una chatbot “Power of the RF” su Telegram in cui hanno inserito i numeri di telefono dei funzionari del Cremlino”, lo scrive il Kyiv Post citando il sito ucraino “5”.

Il messaggio di Anonymous per Putin

La guerra di Anonymous, “Operation Russia”: “Avreste dovuto prevederci”

Il collettivo ha dichiarato guerra aperta a Putin. Tra i suoi attacchi più recenti, i down: al sito del ministero della Difesa russo; ai siti web del governo russo; al sito del ministero russo del Lavoro e della Protezione sociale.

Inoltre, Anonymous ha hackerato la Tv russa trasmettendo ai cittadini le immagini di ciò che sta accadendo realmente in Ucraina e l’inno nazionale ucraino, assieme a presunte comunicazioni militari russe intercettate.

Nelle ultime ore un altro attacco contro i portali web di compagnie, banche e media statali russi. Tra i siti colpiti quelli dei colossi energetici Gazprom, Lukoil e Rosneft. Nei giorni scorsi, gli hacker hanno dirottato lo yacht di Putin.

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