Donald Trump fissa l’ultimatum per Hamas e chiede l’ok al suo piano per Gaza entro le 18.00 di domenica 5 ottobre. La risposta arriva nel giro di qualche ora: è un sì parziale, con la disponibilità a rilasciare tutti gli ostaggi e con una serie di condizioni che Hamas mette sul tavolo chiedendo ulteriori negoziati. Ai termini perentori posti dal presidente americano, che punta all’approvazione integrale dei 20 punti illustrati lunedì, si replica in maniera positiva ma tutto sommato interlocutoria. La replica del movimento islamista, però, soddisfa Trump.
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Trump esulta, Netanyahu sorpreso: le reazioni
Il presidente degli Stati Uniti, via social, esulta e annuncia la ‘quasi fumata bianca‘: “Sulla base della dichiarazione di Hamas, credo che siano pronti per una pace duratura. Israele deve interrompere immediatamente i bombardamenti su Gaza, così possiamo liberare gli ostaggi in modo sicuro e rapido! Al momento, è troppo pericoloso farlo. Stiamo già discutendo i dettagli da definire. Non si tratta solo di Gaza, si tratta della pace a lungo ricercata in Medio Oriente”, dice il presidente americano, che chiede lo stop ai raid di Israele.
Un funzionario israeliano fa sapere che il premier Benjamin Netanyahu “è rimasto sorpreso dalla risposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump” al comunicato di Hamas, come riferisce Barak Ravid, il giornalista di ‘Axios’ e di ‘Channel 12’. “Nelle consultazioni che si sono svolte venerdì, dopo la risposta di Hamas e prima dell’annuncio di Trump, Netanyahu ha sottolineato che considera la risposta di Hamas come un rifiuto del piano di Trump, ha affermato il funzionario israeliano”, scrive ancora Ravid.
La risposta positiva di Hamas
Il funzionario israeliano, inoltre, osserva che Netanyahu ha sottolineato “la necessità di coordinarsi con gli Stati Uniti sulla risposta in modo da garantire che non venga stabilito che Hamas abbia risposto positivamente al piano degli Stati Uniti”. Una risposta negativa di Hamas, come spiegato lunedì scorso da Trump, autorizzerebbe Israele a proseguire l’offensiva.
Il funzionario, secondo Axios, aggiunge che il team di negoziazione israeliano che si occupa della questione degli ostaggi “ha effettivamente considerato la risposta di Hamas come una reazione positiva che apre la strada al raggiungimento di un accordo”.
La nota di Hamas: “Apprezziamo gli sforzi di Trump e degli alleati arabi che chiedono la fine della guerra”
Trump, su Truth, pubblica la risposta ufficiale di Hamas parola per parola. “Spinti dal desiderio di porre fine all’aggressione e al genocidio perpetrati contro il nostro popolo risoluto nella Striscia di Gaza, e in virtù della responsabilità nazionale e della difesa dei diritti fondamentali e degli interessi superiori del nostro popolo, il Movimento di Resistenza Islamica Hamas ha condotto approfondite consultazioni all’interno delle sue istituzioni di leadership, ampie consultazioni con le forze e le fazioni palestinesi e consultazioni con fratelli, mediatori e amici, al fine di raggiungere una posizione responsabile nel trattare il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump”, si legge nel testo.
“Dopo un attento studio, il movimento ha preso la sua decisione e ha comunicato la seguente risposta ai mediatori. Hamas apprezza gli sforzi arabi, islamici e internazionali, nonché gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che chiedono la fine della guerra nella Striscia di Gaza, lo scambio di prigionieri, l’immediato ingresso degli aiuti, il rifiuto dell’occupazione della Striscia e il rifiuto dello sfollamento del nostro popolo palestinese”.
“Approvazione per il rilascio di tutti i prigionieri dell’occupazione sia vivi che morti”
“In questo contesto, e in modo tale da porre fine alla guerra e ottenere il ritiro completo dalla Striscia, il movimento annuncia la sua approvazione al rilascio di tutti i prigionieri dell’occupazione, sia vivi che morti, secondo la formula di scambio contenuta nella proposta del presidente Trump, date le condizioni sul campo necessarie per attuare lo scambio. In questo contesto, il movimento afferma la sua disponibilità ad avviare immediatamente, attraverso i mediatori, negoziati per discutere i dettagli”, afferma Hamas.
“Il movimento ribadisce inoltre la propria approvazione alla consegna dell’amministrazione della Striscia di Gaza a un organo palestinese composto da indipendenti (tecnocrati) basato sul consenso nazionale palestinese e sostenuto dall’appoggio arabo e islamico. Per quanto riguarda le altre questioni incluse nella proposta del presidente Trump riguardanti il futuro della Striscia di Gaza e i diritti inalienabili del popolo palestinese, queste sono legate a una posizione nazionale collettiva e in conformità con le leggi e le risoluzioni internazionali pertinenti, da discutere in un quadro nazionale palestinese globale, in cui Hamas sarà inclusa e contribuirà con piena responsabilità“, conclude.

