Se ne parla in Russia ma anche in Italia, la notizia fa il giro del mondo: commento allo scherzo telefonico del duo comico russo alla premier Giorgia Meloni.
Chi protegge Giorgia Meloni (in gran parte da se stessa)? Non è solo Antonio Ricci il problema, a quanto pare. Se questo scherzo fosse stato fatto dalla Zanzara di Cruciani e Parenzo sarebbe stato meno problematico. Certo ne avrebbe parlato più gente, essendo una cosa italica, ma sarebbe stato confinato nel nostro provincialismo di “Me contro Te”. Ma qui si parla di Russia, di spie o quasi che vengono dal freddo, ed entrano a Chigi.
Addirittura Chigi li richiama per contattarli in questo falso, imbarazzante, colloquio telefonico. Qualcuno ci ha rivisto “Totò truffa” con il Principe della risata che raggirava il signor Rossi travestito da ambasciatore del Catonga. Ma appunto lui voleva fregare a quei tempi un improvvido cittadino benestante, non certo Moro o Fanfani. Ve lo immaginate Andreotti fregato da due comici del Cremlino di Krusciov?
La verità è che la struttura burocratica e istituzionale intorno a Chigi non regge. C’è sfiducia, reciproca, e non tutto si può risolvere con la Famiglia, purtroppo Meloni ha solo una sorella e un cognato, e le decine di postazioni nevralgiche intorno a Giorgia non possono tutte essere gestite da Fazzolari e Mantovano. È questo il Potere Bellezza! Parafrasando Humphrey Bogart nel film del 1952, “L’ultima minaccia”, che sa di evocativo. È chiara la provocazione/avvertimento che viene dall’Est, dove Putin, nonostante i malanni è ancora al potere, quello si autoritario, mentre al nostro questa gaffe internazionale toglie autorevolezza.
Hanno fatto più rumore, in Italia con la i piccola, le pruderie di Giambruno che una figura di niente a livello globale. Questo è il limite del provincialismo italiano, l’importante è cosa pensino le massaie di Voghera, quello che pensa Macron o Biden, importa meno. Anche qui Andreotti o Cossiga avrebbero avuto da ridire. Ma quella era un Italia bacchettona e troppo seriosa. AI tempi del “Grande Fratello” le sciocchezze al cubo vanno in differita, se non in diretta.
Quando sei Underdog è quasi certo che queste cose accadano, ma l’Italia se lo può permettere, o poi si paga dazio nei rapporti internazionali e nei mercati? Qualcuno aiuti Giorgia a difendersi dalla sindrome di assedio, perché ne va dello standing, oltre che del rating, del Paese.