I ponti delle Strade provinciali sono ora degli osservati speciali - QdS

I ponti delle Strade provinciali sono ora degli osservati speciali

redazione

I ponti delle Strade provinciali sono ora degli osservati speciali

martedì 23 Agosto 2022

La Città Metropolitana ha stipulato con il consorzio Fabre un accordo per la classificazione, la gestione del rischio e la sicurezza delle strutture che insistono sul territorio messinese

MESSINA – Il sindaco metropolitano Federico Basile ha presentato nei giorni scorsi il protocollo d’intesa siglato con il consorzio Fabre relativo alla classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti, con una previsione di spesa di 133.976 euro.

La Città metropolitana ha tra i propri compiti istituzionali la gestione e manutenzione della viabilità provinciale, distinta in Strade provinciali – per un’estensione complessiva di circa 2.800 chilometri – e Strade provinciali agricole – per ulteriori 800 chilometri. Nelle strade provinciali vi sono circa trecento attraversamenti tra ponti e viadotti di luce superiore a 6 metri.

Come sottolineato da Basile, “è essenziale passare dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione, prevedendo all’interno del Patto per lo sviluppo, l’intervento di Verifica sismica e monitoraggio dei ponti della viabilità metropolitana, che consentirà, anche attraverso l’uso di uno specifico software elaborato dalla Università di Padova, la classificazione di rischio dei vari manufatti e di conseguenza la definizione costante dei livelli di attenzione, propedeutici agli interventi. Siamo convinti che questo sia l’approccio metodologico giusto per il rispetto dovuto ai cittadini e al territorio e che pensiamo di estendere ad altri ambiti: investire in prevenzione consentirà di preservare la salute e il benessere dei cittadini, ma anche di risparmiare risorse economiche”.

L’incarico è stato affidato al Consorzio Fabre, Consorzio di ricerca per la valutazione e il monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture – costituito da Enea, Università di Camerino, Università della Campania Luigi Vanvitelli, Università di Messina; Università di Padova, Università di Perugia; Università di Pisa, Politecnico di Milano e Politecnico di Torino – struttura che presenta tutti i requisiti richiesti in ordine alla affidabilità e alle professionalità altamente qualificate necessarie. L’attività sarà rivolta alla valutazione dei rischi statico, fondazionale, sismico e idrogeologico, alla verifica, al controllo e al monitoraggio e al suggerimento di soluzioni per il ripristino, il miglioramento e l’adeguamento dei manufatti.

Il Consorzio Fabre in attuazione delle “Linee guida” ha già sviluppato, attraverso una consorziata Università di Padova, Dipartimento Ingegneria civile edile e ambientale, una piattaforma per la gestione dei ponti (Bms) che potrà essere ulteriormente sviluppata, adattata e calibrata alle esigenze dell’Ente.

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