Non si placano le polemiche per le recenti dichiarazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa, il quale ha affermato di non volere partecipare alle prossime celebrazioni del 25 aprile.
L’ex ministro della Difesa ha spiegato che non sfilerà in cortei al fianco di “una certa sinistra” e ritiene necessario “superare fascismo e antifascismo“.
La Russa: “Sempre rispettato la ricorrenza”
In una lettera pubblicata oggi in prima pagina sul quotidiano “La Stampa”, La Russa chiarisce di aver “detto chiaramente non solo di rispettare la ricorrenza ma anche, quando ho avuto un alto ruolo istituzionale, di averla onorata deponendo, con atto non dovuto, fiori al Monumento dei partigiani nel cimitero di Milano”.
“Cortei del 25 aprile divisivi, serve pacifica celebrazione”
“Additare invece il carattere divisivo di diversi cortei del 25 aprile (ricorda come fu trattato il padre partigiano di Letizia Moratti, l`accoglienza riservata alla Brigata ebraica, i fischi a molti antifascisti non comunisti?) significa che è forte in me il desiderio di una pacifica celebrazione di tutti per la libertà riconquistata nel 1945″, sottolinea ancora La Russa.
“Non organizzerò cortei alternativi anche perché, come ho già dimostrato, si può celebrare meglio e bene la ricorrenza”, sottolinea ancora l’esponente di Fratelli d’Italia.
“Voglio superare divisioni strumentali”
“Il mio sforzo è teso a superare divisioni molto spesso strumentali e a fare quanto in mio potere per contribuire a riunire la Nazione attorno a valori comuni e ad una storia condivisa”, conclude La Russa.
Letta: “Lo aspetto in piazza”
“Sono affermazioni molto gravi, per non dire inaccettabili, considerando che La Russa ricopre la seconda carica dello Stato, quella di presidente del Senato – replica il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta – e dunque anche di supplente del presidente della Repubblica. Il ruolo più unitario che esista. Bisognerebbe onorarlo evitando affermazioni e atteggiamenti che invece dividono”.
“Il presidente del Senato può sempre rimediare, dichiarando che se lui ha quel ruolo lo deve proprio al 25 aprile, giorno che segnò la libertà per tutti gli italiani. Anche per coloro che stavano dalla parte sbagliata.
Lo aspetto in piazza. Ha una grande occasione di pacificazione, la sfrutti”, ha aggiunto Letta.

