Ignazio La Russa in una intervista ha dichiarato: "non si celebra una festa della libertà e della democrazia ma qualcosa appannaggio di una certa sinistra"
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, non parteciperà alle prossime celebrazioni del 25 aprile. Questa data, è conosciuta anche come anniversario della Resistenza e si rende omaggio ai partigiani che a partire dal 1943 contribuirono alla liberazione dell’Italia. E pare che stia proprio qui, la ragione dietro la dichiarazione del presidente del Senato, in un’intervista rilasciata oggi a La Stampa. La seconda carica delo Stato, non ci sarà “perché lì non si celebra una festa della libertà e della democrazia ma qualcosa appannaggio di una certa sinistra“.
Le dichiarazioni del presidente La Russa che hanno scatenato la polemica
Celebrerà il 25 aprile? “Dipende. Certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi. Perché lì non si celebra una festa della libertà e della democrazia ma qualcosa di completamente diverso, appannaggio di una certa sinistra. Non ho avuto difficoltà come Ministro della Difesa a portare una corona di fiori al monumento dei partigiani al cimitero Maggiore di Milano. E non era un atto dovuto”.
“Contesto questa cosa e rivendico di poter mantenere la promessa solenne davanti al Senato di essere presidente di tutti, sforzandomi di garantire sia maggioranza che opposizione. Solo a me hanno cominciato a guardare dove metto i piedi! Ricordo che Bertinotti, Fini e Casini erano capi di partito e facevano i Presidenti della Camera. Oppure ricordo il Presidente del Senato Forlani: altro che La Russa! Per quanto mi riguarda, si devono abituare: se nella forma sarò meno paludato, nella sostanza potete stare sicuri che saprò essere imparziale e possibilmente non del tutto escluso dalla vita politica”.
Ascani a La Russa, “25 aprile va festeggiato senza se e senza ma“
“Presidente La Russa, non “dipende”. Il 25 Aprile lei lo deve celebrare perché senza quella data non sederebbe lì. Perché se avessero vinto i fascisti non avremmo le istituzioni che abbiamo, non avremmo la democrazia. E quel sacrificio va celebrato e onorato, senza se e senza ma”. Così Anna Ascani del Pd su twitter.