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Il 5 e 6 ottobre “Vinitaly.Usa”, la fiera del vino italiano a Chicago

Il 5 e 6 ottobre “Vinitaly.Usa”, la fiera del vino italiano a Chicago

Presenti i principali player italiani del vino pe top importer Usa

Milano, 27 ago. (askanews) – Prosegue la promozione del vino italiano sul mercato a “stelle e strisce” con Veronafiere-Vinitaly, ITA – Italian Trade Agency, Fiere Italiane e la Camera di Commercio italiana americana del Midwest-Chicago insieme per la seconda edizione di “Vinitaly.USA”, in programma al Navy Pier di Chicago il 5 e 6 ottobre prossimi. Alla manifestazione sono attesi quasi 250 espositori tra Cantine e Consorzi, con un fatturato aggregato di circa 7,2 miliardi di euro.

“Stiamo riscontrando – ha detto il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo – una forte motivazione da parte di molte tra le principali imprese del vino italiano: c’è la consapevolezza che alla difficoltà delle tariffe si debba rispondere con una maggior presenza e promozione”.

A Chicago, grazie all’attività congiunta tra Veronafiere e ITA – Italian Trade Agency, presenti i principali brand provenienti da tutta la Penisola, come Antinori, Famiglia Cotarella, Frescobaldi, Ferrari, Zonin, Bellavista, Berlucchi, Planeta, Allegrini, Angelini Wines & Estates, Pasqua, Masciarelli, Feudi di San Gregorio, Varvaglione, San Polo, Tasca d’Almerita, Rocca delle Macìe e Tommasi. Folta la rappresentanza dei produttori di Prosecco, a partire da Mionetto, Villa Sandi, Spumanti Valdo, oltre che dei grandi gruppi o cooperative: Giv, Nosio (Mezzacorona) e Cantine di Verona.

Tra i principali enti consortili a oggi partecipanti, quelli del Prosecco Doc, di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, dell’Asti Docg, della Valpolicella, del Brunello di Montalcino, Custoza, Chiaretto e Bardolino, Lugana, Garda, oltre alla collettiva di Umbria Top e alla rappresentanza della Doc Sicilia. Tra le Regioni, il Veneto, la Sardegna, il Friuli, l’Enoteca regionale Emilia-Romagna e il Lazio, “ma altre sono in procinto di aderire”.

In corso anche la campagna di iscrizione da parte degli importatori e dei buyer americani. Tra questi Volio Fine Wine Imports, Vias, Terlato Wines, More Than Grapes – wine imports, Winebow fine wines – spirits e Eagle Eye Wines hanno già aderito alla seconda edizione di” Vinitaly.USA”. “Un risultato ancora parziale ma già significativo dell’attenzione del mercato americano verso il vino italiano” sottolinea il Dg di Veronafiere, Adolfo Rebughini, rimarcando che “con ‘Vinitaly.USA’ vogliamo offrire una piattaforma stabile e strategica capace di rafforzare la presenza delle nostre imprese negli Stati Uniti. Facendo sistema tra istituzioni, consorzi e aziende, possiamo trasformare anche le fasi più complesse del mercato in opportunità di crescita e di consolidamento delle relazioni commerciali”.

Sul fronte del programma, la fiera prevede, oltre ad un calendario di degustazioni, matching domanda-offerta e focus di mercato, il debutto di “wine2wine business forum” con la sua prima edizione all’estero. Venti le sessioni in programma tra tasting, analisi di mercato e l’annuncio, il 5 ottobre a Chicago, dei protagonisti di “Vinitaly OperaWine 2026” svelati da Wine Spectator. Spazio anche all’enoturismo, con le proposte di “Vinitaly Tourism”, alla formazione della “VIA – Vinitaly International Academy” e agli assaggi di olio extravergine di oliva proposti nell’Oil Bar di “SOLExpo”.