Il proprietario di un balcone può fissare una tenda come e quando vuole?
L’incipit per scrivere l’odierno articolo su questa rubrica – il che avviene ogni martedì – ci viene offerto da una richiesta epistolare pervenuta da parte di un cortese lettore. Questi, chiede di sapere se il proprietario di un balcone, facente parte del sottostante appartamento, possa fissare la sua tenda da sole sul balcone sovrastante senza chiedere al relativo proprietario l’autorizzazione.
La risposta al quesito in verità dipende dal tipo di balcone sotto il quale verrà ancorata la tenda. Infatti si distinguono, giuridicamente ma anche tecnicamente, due tipi di balconi: quello “aggettante” e quello “incassato”, la cui differenza sta nel fatto che il primo fuoriesce dalla facciata condominiale, mentre il secondo rimane incassato dentro la parete. Ora la giurisprudenza afferma che “il balcone aggettante” (cioè fuori della parete condominiale), non svolgendo appunto una funzione portante, non va annoverato tra le parti comuni dell’edificio, in quanto costituisce una parte integrante dell’appartamento, al quale accede (Cass. Civ. 7.09.1996, sent. n° 8159).
Se invece il balcone è “incassato” (cioè dentro la facciata o parete condominiale), esso rientra nelle parti comuni dell’edificio. Da ciò consegue che quando il balcone sovrastante è fuori dalla facciata (“aggettante”), il vicino sottostante – che vuole appoggiare la tenda da sole sulla soletta del sovrastante balcone – dovrà chiedere l’autorizzazione al proprietario quest’ultimo. Ove ciò non avverrà, questi potrà chiedere, al proprietario sottostante, la rimozione della tenda da sole che illegalmente è stata ancorata nel proprio balcone (sulla soletta inferiore).