Il borgo dei borghi, in Sicilia tre candidature - QdS

Il borgo dei borghi, in Sicilia tre candidature

Michele Giuliano

Il borgo dei borghi, in Sicilia tre candidature

venerdì 27 Settembre 2019

Aperta la gara, in sfida 60 luoghi caratteristici: nell'Isola figurano Palazzolo Acreide (Sr), Gangi (Pa) e Castelmola (Me). La kermesse della Rai per incoronare il borgo più bello d’Italia. Previste quattro serate eliminatorie, la finale si terrà il 20 ottobre e in quell’occasione si potrà votare solo tramite televoto

PALERMO – Un programma televisivo sulla terza rete della Rai in cui eleggere il Borgo più bello d’Italia. La competizione è intitolata “Il Borgo dei Borghi”, in onda dal 22 settembre per 5 serate su Rai 3.

Sono già aperte le votazioni on line, sulla pagina del sito istituzionale della Rai dedicata al programma. Per la Sicilia sono in gara tre borghi. Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, Gangi nel palermitano e Castelmola nel messinese.

A Palazzolo Acreide vivono 3 mila abitanti. Il nome deriva dal greco “akrà”, sommità, mentre “palatiolum” fu in seguito usato dai Longobardi per indicare la presenza di un palazzo imperiale. Da vedere, la chiesa di San Sebastiano, che presenta una scenografica gradinata, una facciata a tre ordini, opera di Mario Diamanti, e un interno a tre navate.

Altro contendente, Gangi, in provincia di Palermo. Nel suo centro storico vivono 1.800 abitanti. Le origini del nome andrebbero ricercate nell’antico insediamento della città di Engyon, fondata dai Cretesi intorno al 1200 a.C. Gangi si presenta con il colore della pietra che dà volto a centinaia di case strette le une alle altre: una quinta edilizia compatta nella prevalente mancanza d’intonaco, che da lontano crea un’illusione scenografica evocando città immaginarie.

Ultimo candidato, Castelmola, in provincia di Messina. Nel suo centro storico vivono 1.100 abitanti. L’origine del nome deriva dal castello normanno che sovrasta il centro abitato e dalla forma della rocca, vagamente somigliante a una mola di pietra. Balcone naturale sopra Taormina, Castelmola è la vertigine della visione: entrano nel suo campo visivo l’Etna con i paesi aggrappati alle sue pendici, la costa ionica, il golfo di Giardini-Naxos, il Capo di Sant’Alessio, lo stretto di Messina e le coste calabre.

Alla gara partecipano in tutto 60 borghi concorrenti divisi in 20 gruppi, uno per regione. Il vincitore di ogni regione approda in finale. Sono previste quattro serate “eliminatorie” (sino al prossimo 13 ottobre) e una serata “finale” (il 20 ottobre). Nella serata finale in onda per l’appunto il 20 ottobre il voto potrà essere espresso unicamente mediante il televoto.

Alla definizione della classifica finale parteciperà anche una giuria tecnica. I 60 borghi in gara – tre per ciascuna regione italiana – sono stati selezionati in collaborazione con il Club de “I borghi più belli d’Italia” costituito con il patrocinio dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e dell’Enit (Agenzia nazionale italiana del turismo). 40 borghi – due per regione – sono alla loro prima partecipazione alla gara. Gli altri 20 borghi, selezionati tra quelli che hanno partecipato alle edizioni degli anni precedenti del “Borgo dei borghi”, dalla prima edizione del 2014 all’edizione della primavera del 2018, sono stati scelti in base ai risultati ottenuti, dopo l’esclusione dei borghi che hanno partecipato all’ultima edizione, svoltasi nell’autunno 2018.

In particolare, per ciascuna regione è stato scelto il borgo che nelle precitate edizioni, ha ottenuto la migliore posizione nella classifica definitiva della relativa edizione, stilata in base al numero di voti che ciascuno dei 20 Borghi, partecipanti a quell’edizione, ha ottenuto; in questo ambito, nell’ipotesi in cui due o più borghi abbiano raggiunto la medesima posizione nella propria classifica, è stato selezionato il borgo che ha ottenuto il maggior numero di voti rispetto al borgo nella stessa posizione nelle relative classifiche di edizione.

Nel 2018 era stato Petralia Soprana, il borgo all’interno del Parco delle Madonie, in provincia di Palermo, che aveva battuto Subiaco nel Lazio e Mel in Veneto.

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