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Il certificato oncologico per semplificare la vita dei malati

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Il certificato oncologico per semplificare la vita dei malati

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giovedì 13 Gennaio 2022

Grazie al certificato oncologico procedure più rapide per i malati "Sarà emesso direttamente da chi fa diagnosi, indubbi vantaggi"

Una procedura semplice e uniforme per rendere più agili e rapide le valutazioni, gli accertamenti e la gestione delle informazioni per i pazienti oncologici. È l’obiettivo a cui hanno lavorato INPS ed AGENAS, che oggi a Roma, nel corso dell’evento dal titolo ‘Buone pratiche per i diritti dei pazienti oncologici – Il certificato introduttivo’, hanno illustrato il progetto di un protocollo operativo, condiviso tra le istituzioni sanitarie nazionali e regionali e l’INPS, per l’attuazione uniforme del Certificato Oncologico Telematico Introduttivo presso ciascuna Regione e Provincia Autonoma.

Modalità uniformi per il rilascio del certificato

La proposta congiunta è quella di stabilire modalità uniformi per il rilascio del Certificato, emesso direttamente e immediatamente da chi fa la diagnosi. Tale procedura, secondo INPS ed AGENAS, consentirebbe a livello nazionale una uniformità procedurale con “indubbi vantaggi”.

   Tra questi, ci sono la “riduzione dei tempi di latenza tra la diagnosi e l’accertamento in pazienti con gravi patologie e talvolta con aspettativa di vita breve; esaustività ed appropriatezza delle informazioni cliniche per l’accertamento delle commissioni da remoto (ex art. 29, c. 3 L. 120/2020) e nessun onere per il paziente; pronta fruibilità organizzativa e gestionale: le esperienze dimostrano che si riducono revisioni e contenziosi, senza aggravio di risorse umane o economiche”.

I vantaggi di avere il certificato oncologico

   Le esperienze condivise nell’ambito dei lavori, intanto, dimostrano come la procedura già messa in atto da alcune aziende ospedaliere, anche se in forme diverse, abbia prodotto un “aumento del 10% di domande di disabilità/nuove diagnosi cancro-anno- hanno fatto sapere gli esperti durante l’evento- la riduzione del tempo intercorso tra diagnosi e presentazione domanda da una media di 121 giorni a 67 giorni; il 100% dei pazienti valutati entro 15 giorni; la netta riduzione numero di riesami”.

Le parole del presidente dell’Inps Pasquale Tridico

Secondo il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, una buona pratica che diventa strutturale è “ancora più importante se, come nel caso del Certificato Oncologico Introduttivo- ha commentato- permette una valida semplificazione nella vita delle persone più fragili. Grazie alla collaborazione tra AGENAS e INPS è oggi possibile allargare e implementare a livello nazionale una sperimentazione realizzata in alcune regioni dall’Istituto, portando indubbi vantaggi nei servizi ai cittadini.

È un passo avanti e fondamentale nel perimetro della nostra missione sociale come Istituto al servizio dei cittadini e del Paese, oltre a rappresentare un ulteriore tassello nell’ambito delle strategie di innovazione di INPS, sempre più mirate a migliorare l’accessibilità delle prestazioni e che, nell’ambito sanitario, potrebbe avere una straordinaria evoluzione con l’accesso ai dati del fascicolo elettronico sanitario”.    Nell’ambito dell’Osservatorio delle Reti Oncologiche Regionali, intanto, AGENAS ha promosso un gruppo di lavoro sui diritti esigibili del paziente oncologico a cui partecipano rappresentanti dell’Agenzia, del ministero della Salute, di società scientifiche e FAVO, al fine di promuovere l’efficientamento delle procedure di riconoscimento dei diritti esigibili dei pazienti oncologici.

Le parole del presidente Agenas Enrico Coscioni

“Siamo molto soddisfatti che il lavoro portato avanti da AGENAS sia stato accolto e condiviso da INPS che già aveva percorso questa strada- ha fatto quindi sapere il presidente di AGENAS, Enrico Coscioni– con il comune scopo di agevolare e semplificare ogni utile procedura per il riconoscimento dei benefici già regolamentati a favore dei pazienti oncologici”. E proprio su queste basi, ha infine concluso il direttore generale di AGENAS, Domenico Mantoan, l’Agenzia continuerà a lavorare “in modo congiunto con l’INPS e insieme alle Regioni, per la definizione di un protocollo nazionale che individui i criteri generali per l’attuazione uniforme; spetterà poi alle Regioni e Province autonome l’attuazione nei propri ambiti”.

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