Il cervello? Meraviglia usata da pochi - QdS

Il cervello? Meraviglia usata da pochi

Carlo Alberto Tregua

Il cervello? Meraviglia usata da pochi

mercoledì 10 Luglio 2019

Non sappiamo se il cervello è l’organo più importante dell’essere umano, ma certo è quello che acquisisce informazioni, le elabora, le incamera e dopo fa agire il corpo, fa riflettere, prendere decisioni e via continuando.
Emerge la plasticità celebrale, ovvero la capacità del cervello di cambiare la sua struttura e la sua funzione sulla base degli stimoli interni ed esterni ricevuti nell’intero corso della vita dell’individuo.
Il cervello umano è composto da 90 miliardi di neuroni, ha una dimensione di circa 1.400 cm cubici, vi sono circa 5.000 connessioni tra un singolo neurone e quelli vicini mediante 100.000 km di “cavi”. Una quantità impressionante.
Una volta si pensava che il cervello fosse a scomparti, ciascuno dei quali specializzato in un certo compito, ma poi si è capito che esso è innanzitutto un enorme insieme di cellule capaci di comunicare fra loro.
I neuroni capiscono come e con chi devono comunicare e mantengono il cervello in piena attività.


Quando non funziona il cervello “si arrugginisce e degenera”. Per mantenerlo vivo occorre avere molti interessi e fare molto movimento fisico, cosicché esso ci ricompensa liberando neurotrofine, che hanno la funzione di riparare le connessioni usurate.
Esso ha un’altra importante capacità che è la creatività. Quando è grande si dice che una persona è un Genio cioè fuori dalla norma, frutto della simmetria del cervello: una sorta di gara fra l’emisfero destro, astratto e concettuale, e quello sinistro, razionale e molto legato al mondo esterno.
Quando si fa molto moto, dai muscoli vengono segnali chimici che stimolano la creazione di nuovi neuroni e proteggono le nostre funzioni cognitive. Uno di questi segnali, l’irisina, stimola l’ippocampo dopo l’esercizio fisico. Si deve accoppiare un apporto calorico moderato privo di zuccheri, di sale e di proteine animali.
Poi, bisogna dormire, non solo per recuperare le fatiche della giornata, ma per attivare circuiti capaci di regolare emozioni, memorizzare eventi, nutrire l’immaginazione. Assumere ogni giorno 30 mg di vitamina C è buona cosa perché consente una rivitalizzazione dei neuroni.

Con l’età diminuisce la produzione degli ormoni sessuali e dei loro recettori e dei geni da loro controllati. Gli estrogeni nella donna e il testosterone nell’uomo hanno funzioni importanti per la circolazione sanguigna e per le connessioni neuronali, aumentano la memoria episodica e la velocità di ragionamento. Pertanto bisogna avere uno stile di vita che consenta di produrne in quantità sufficiente nonostante si vada avanti.
Vi è un altro ormone importante, l’ossitocina, liberato come neurotrasmettitore nei circuiti che collegano il lobo prefrontale. L’ossitocina è nota come ormone dell’attaccamento, riduce lo stress, inibisce la paura, stimola fiducia e simpatia.
La melatonina, ormone della notte, secreta dall’epifisi alla sera, è stata scoperta nel 1958 dal dermatologo americano Aaron Lerner. Pur non essendo un sonnifero è chiamato l’ormone del sonno per la sua capacità di fare rilassare l’intero sistema nervoso.


Non crediate che quanto precede sia farina del mio sacco. Ho attinto all’interessante libro di Bernard Sablonnière “Una nuova geografia del cervello”.
La lettura ha aperto squarci nella mia somma ignoranza ed ha confermato la sensazione che noi rappresentiamo delle nullità rispetto all’esistente.
La considerazione che mi viene è che il cervello è una macchina meravigliosa di cui poca gente ha consapevolezza, non solo per le sue funzioni automatiche, ma per la grandissima capacità di invenzione, intuito e di percezione di fatti che sembrerebbero aggrovigliati.
Ognuno di noi lavora poco sulla propria testa, molto di più segue gli istinti del corpo non sapendo che accontentando la pancia, danneggia il cervello.
Pochi sanno che vi è una stretta connessione tra intestino e cervello. Il primo utilizza i numerosi neuroni presenti nelle sue pareti, tramite i quali dialoga con la macchina immensa che si trova nella testa. La nostra flora intestinale e i batteri che ci vivono, ci fanno stare bene o male a seconda di come li trattiamo.
Trattare bene il nostro corpo dovrebbe essere essenziale per vivere appieno la vita. Ma non lo facciamo spesso. Un guaio!

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