MESSINA – La procedura di affidamento in concessione per palazzetti e palestre potrà essere adesso avviata. Dopo l’approvazione in Consiglio comunale della delibera di Giunta del primo luglio sui criteri generali e lo schema di convenzione, comincia a prendere corpo quanto annunciato dal sindaco Cateno De Luca e da Giuseppe Scattareggia, assessore allo Sport, sulla riqualificazione degli impianti sportivi senza oneri a carico del Comune.
L’atto approvato con il voto favorevole di 13 consiglieri, riguarda la gestione del Palarescifina, PalaRussello, PalaMili, Palatracuzzi e palestre Ritiro e Juvara mediante concessione a privati. Già il Salva-Messina aveva previsto la “riduzione di almeno il 70% degli attuali costi di gestione e oneri energetici degli impianti sportivi con l’affidamento pluriennale a soggetti privati disponibili a farsi carico della manutenzione ordinaria, straordinaria ed interventi per il fotovoltaico ed efficientamento energetico delle strutture anche mediante singoli project financing”.
In questi anni gli uffici di Palazzo Zanca dedicati al settore hanno speso molto e controllato poco. “Nel bilancio comunale – ha scritto il sindaco nella sua relazione – i costi per le utenze e la custodia degli impianti sportivi ammontavano a circa 2 milioni di euro, mentre le entrate accertate erano di circa 20 mila euro. Quasi tutti gli impianti sportivi risultano sprovvisti di certificazione di agibilità e dovrebbero essere interdetti alla pubblica fruizione, ma il Comune non ha né i progetti né le risorse per effettuare gli ingenti interventi di messa a norma. Per evitare la complessiva chiusura degli impianti, si sta procedendo a pubblicare i bandi per l’affidamento trentennale (99 anni per gli stadi) alle associazioni sportive che dovranno farsi carico dei lavori per rendere agibili gli impianti e sostenere tutti i costi di gestione. Nel frattempo, si è proceduto a prorogare l’affidamento della gestione fino a quando non saranno completate le procedure di gara e comunque non oltre giugno 2020, ritenendo che entro quella data tutte le procedure di gara risulteranno definite”.
Le modalità di concessione sono dettate dal Decreto legislativo 50/2016 e dal Regolamento comunale. L’affidamento in concessione sarà effettuato attraverso una convenzione la cui durata verrà stabilita secondo i vincoli che prevede il decreto in vigore e l’Amministrazione comunale dovrà effettuare una verifica costante in ordine al complessivo andamento della gestione in relazione agli impegni assunti dal concessionario e dal grado di soddisfazione degli utenti. Il soggetto affidatario si dovrà fare carico della manutenzione ordinaria e straordinaria e fornire polizza fidejussoria per garantire la puntuale osservanza degli oneri e degli obblighi; in caso di inosservanza saranno comunque previste apposite penali.
L’affidatario, per autofinanziare le attività, oltre a percepire le entrate derivanti dall’utilizzo del complesso, potrà svolgere anche attività diverse, d’intesa con il Comune ed esonerandolo da ogni responsabilità. Non dovranno risultare pendenze debitorie dell’affidatario nei confronti dell’Ente. Il canone annuo che il concessionario dovrà pagare al Comune farà riferimento ai criteri dell’offerta migliorativa. Il privato inoltre dovrà farsi carico di tutte le spese relative alle utenze e alle forniture di acqua, gas ed energia elettrica. L’aggiudicazione avverrà secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa che tenga conto di un progetto di investimento per il miglioramento dell’impianto. Si dovrà anche garantire al Comune l’utilizzo gratuito degli impianti per un certo numero di giorni l’anno per lo svolgimento di manifestazioni di particolare interesse pubblico e in periodi da concordare preventivamente.
Restano adesso da definire la modalità di affidamento degli stadi Scoglio e Celeste e della piscina Cappuccini. Le relative delibere con lo schema di convenzione sono ancora all’esame della Commissione consiliare.