Il consiglio comunale ha approvato il Piano di utilizzo del demanio marittimo - QdS

Il consiglio comunale ha approvato il Piano di utilizzo del demanio marittimo

Stefania Zaccaria

Il consiglio comunale ha approvato il Piano di utilizzo del demanio marittimo

mercoledì 01 Maggio 2019

Nonostante le modifiche apportate, sono diverse le polemiche avanzate in merito al Pudm. Sindacato e Pd denunciano la mancanza di concertazione con gli addetti ai lavori

RAGUSA – La stagione estiva sta per arrivare e al Comune di Ragusa ci sono diverse novità inerenti la fascia costiera. È stato infatti approvato qualche giorno fa dal Consiglio comunale il piano di utilizzo del demanio marittimo (Pudm), ossia il documento che regolamenta l’insediamento degli stabilimenti al servizio della balneazione, individua le aree dal punto di vista morfologico ed ambientale della costa del territorio comunale ad esclusione di quelle in cui si insediano il Porto turistico di Marina di Ragusa, la zona Faro e la riserva del fiume Irminio.

“Quello approvato dal Consiglio Comunale – ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica Gianni Giuffrida – è, a tutti gli effetti, un Piano regolatore della costa del territorio ragusano. Con l’approvazione preliminare del Pudm come previsto dall’apposito decreto assessoriale del Dipartimento Territorio ed Ambiente n. 319/Gab del 2016 e successive modifiche, vengono definite delle regole sull’utilizzo della nostra costa da parte degli utenti e degli stabilimenti al servizio della balneazione”.

“L’Amministrazione comunale – ha aggiunto Giuffrida – ha posto all’esame del Consiglio comunale alcuni emendamenti migliorativi del piano stesso in modo da poterlo approvare prima dell’avvio della prossima stagione estiva. Particolare attenzione è stata data anche ai diversamente abili per i quali abbiamo previsto ulteriori accessi alle spiagge ed introdotto l’obbligo per le strutture al servizio della balneazione di dotarsi di due carrozzine da mare, tipo job. Altro emendamento esaminato ed approvato è stato quelle con il quale si prevede la possibilità di installare in prossimità delle spiagge libere armadi casellari per il deposito temporaneo di indumenti ed oggetti”.

Nonostante le modifiche apportate, sono diverse le polemiche avanzate in merito al piano. “Un Piano spiagge monco – ha evidenziato il consigliere comunale Mario D’asta, molto critico rispetto al documento – Il Piano spiagge è un atto che doveva essere concertato con le associazioni di categoria, con un pezzo di città che non ha avuto ascolto e che, pertanto, per forza di cose non può essere presentato come un buon atto. Una necessità, quella del Piano spiagge, di cui il sottoscritto si è fatto carico presentando una interrogazione consiliare in cui è stata sollecitata l’opportunità di dotare la città di un Piano spiagge con le tutte le sue utilità”.

Anche ‘Base Balneare’ , il sindacato del settore ha espresso qualche disappunto sull’approvazione soprattutto per “la mancata convocazione degli stakeholders e in generale delle categorie interessate al mondo balneare per condividere in sinergia – hanno sottolineato Paolo Battiato e Antonello Firullo, rispettivamente responsabile regionale e responsabile provinciale del sindacato – lo strumento fondamentale per regolamentare e rilanciare le attività da sviluppare su demanio marittimo regionale nella cosa ragusana in particolare”.

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