Sanità

Il Covid si trasmette con il sesso? I medici smontano le fake-news

ROMA – Covid-19 si trasmette per via sessuale? “Non direttamente, almeno secondo le evidenze ad oggi disponibili. Tuttavia, il contatto ravvicinato può essere un rischio”. Ad analizzare la questione è Dottoremaeveroche, il sito anti fake news della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), con una scheda a cura di Salvo Di Grazia, ginecologo e divulgatore scientifico. Che fare allora? Il consiglio dei dottori anti-bufale è quello di evitare rapporti sessuali con le persone, anche partner stabili, sintomatiche e osservare le normali regole di igiene.

“Anche se fluidi biologici, come il liquido seminale, possono risultare positivi alla presenza del virus, non sembra che quella sessuale possa essere una via di trasmissione diretta del Sars-CoV-2, causa di Covid-19. I rapporti sessuali, però, possono essere indirettamente causa di contagio per impossibilità di distanziamento, difficoltà nell’uso dei mezzi di protezione e per la presenza di liquidi biologici che possono essere scambiati”, avvertono i dottori anti fake news.

“L’igiene resta la prima arma per diminuire al minimo il rischio di trasmissione, così come è corretto evitare rapporti sessuali con persone anche con le quali si hanno rapporti stabili, che presentino sintomi riferibili o sospetti per Covid-19 o che siano positive all’infezione. Fondamentale, quindi, buona igiene intima, accurata pulizia del corpo e delle mani e disinfezione di oggetti e sex toys, prima e dopo i rapporti. Quando il partner sessuale ha avuto la malattia, è bene evitare i rapporti in presenza di sintomi e in ogni caso per 30 giorni dopo la loro comparsa. Il preservativo – ricordano i dottori anti-bufale – può ridurre l’entità del contatto in caso di rapporto orale”.

Una buona norma “è evitare rapporti sessuali con partner occasionali durante il periodo di pandemia e allo stesso tempo minimizzare il numero di partner sessuali – consigliano ancora i medici -. I rapporti orali, anali e vaginali non sembrano trasmettere la malattia, anche se è stata ipotizzata la via di trasmissione oro-fecale. È ovvio, poi, che la vicinanza inevitabile è in ogni caso un comportamento a rischio”.

“Fermo restando che le più comuni pratiche sessuali sono sconsigliate in caso di contagio, nel periodo di quarantena e nel sospetto di malattia, non c’è nessun motivo per limitarsi nelle attività sessuali in coppie presumibilmente sane e che non presentano segni di contagio”, continuano i dottori anti-bufale.

“Un consiglio è quello di evitare, se possibile, le posizioni che comportano vicinanza del volto dei partner e, sempre se desiderato, indossare una mascherina. Le autorità sanitarie internazionali, con un consiglio che sembra ironico ma invece è semplicemente ovvio, sostengono che l’unica attività sessuale che evita il contagio è la masturbazione. Sempre senza dimenticare l’igiene”.