Il "Cuore di Raffaele" riparte dal Nautico di Catania - QdS

Il “Cuore di Raffaele” riparte dal Nautico di Catania

redazione

Il “Cuore di Raffaele” riparte dal Nautico di Catania

domenica 20 Ottobre 2019

L'ideatrice Sara Pettinato fornisce i dettagli del progetto di formazione al Primo Soccorso per studenti che, in memoria del ragazzo stroncato nel 2018 da un infarto in classe, sarà rilanciato domani nell'Istituto Duca degli Abruzzi

Riparte dal Nautico, ma non solo, l’iniziativa “Cuore di Raffaele”, un progetto di formazione al Primo Soccorso per studenti di sedici anni che abilita anche all’uso del defibrillatore lanciato già in giugno nel Liceo classico Mario Cutelli.

La mattina di domani, lunedì 21 ottobre, nell’aula magna dell’Istituto Duca degli Abruzzi di viale Artale Alagona a Catania, il progetto ripartirà e, dopo un’introduzione della dirigente del Nautico Brigida Morsellino, sarà illustrato da Sara Pettinato, medico e presidente della Commissione Sanità del Comune di Catania, che l’ha ideata.

“Ero rimasta molto scossa – spiega al Qds.it – dalla morte di Raffaele, stroncato probabilmente da un infarto a soli diciassette anni il trenta novembre del 2018 nella sua classe, la quarta B dell’Istituto Principe Umberto di Catania. Da madre, pensavo al dolore dei genitori. Così, quando nel gennaio scorso, per l’associazione per la prevenzione dei tumori al seno Agata Donna per le donne organizzai la consueta tombola di beneficenza e uno sponsor ci donò il “Cuore” del pittore Franco Spena, lo presi come un segnale e chiamai Antonio Barresi, il padre di Raffaele: mi aveva colpito una sua frase riportata dalla stampa, ‘Vorrei che il sacrificio di mio figlio non fosse vano”.

“Così – ricorda Sara Pettinato – gli proposi di lanciare una campagna per ricordare Raffaele attraverso un progetto per formare gli studenti al primo soccorso e all’uso del defibrillatore. La sua risposta mi stupì: ‘Aspettavo una telefonata come questa’ mi disse. Come se avesse trovato la spinta per ricominciare. Così lanciammo la prima iniziativa con il Cutelli, che presentammo nell’aula consiliare del Comune con il sindaco Salvo Pogliese. Anche lui era rimasto molto colpito dalla morte di Raffaele”.

Grazie alle associazioni di volontariato, che agiscono con il coordinamento del Comune, e agli sponsor, il corso di primo soccorso al Nautico, del costo di ottocento euro, sarà offerto gratuitamente a venti ragazzi che abbiano compiuto sedici anni. Poi ci saranno i salvadanai a forma di cuore, da riempire di offerte per finanziare i corsi per altri studenti.

Ogni corso costa quaranta euro e si protrae per diciotto ore: sei per defibrillatore e dodici per primo soccorso. Alla fine allo studente viene rilasciata una certificazione del 118. Il brevetto – che consente agli studenti di diventare a loro volta istruttori “alla pari” – ha una durata di due anni. Per prolungare la sua validità per altri due occorre un refreshing di sei ore.

Il corso, oltre al primo soccorso al traumatizzato, punterà in particolare sulle manovre salvavita: disostruzione delle vie aeree, rianimazione cardiopolmonare, defibrillazione.

“Credo molto in questo progetto – sottolinea Sara Pettinato – perché potrebbe salvare tante vite, soprattutto di giovani e giovanissimi. Per questo al Nautico, con Antonio Barresi e sua figlia Roberta, ci saranno tutti: il sindaco di Catania Pogliese, ma anche quelli di Mascalucia Vincenzo Magra, di Nicolosi Angelo Pulvirenti e di Sant’Agata Li Battiati Marco Rubino, anche loro entusiasti dell’iniziativa. Ci saranno poi il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Emilio Grasso ed Elvira Latteri”.

I cuori salvadanaio. Nell’altra immagine Sara Pettinato con il padre e la sorella di Raffaele

“Ma soprattutto ci saranno, per ricevere i salvadanai rossi a forma di cuore che servono a lanciare nuovi corsi, i dirigenti di altre due scuole catanesi – Maria Giuseppa Lo Bianco dell’Istituto Fermi-Eredia e Gabriella Chisari del Galileo Galilei – e Lucia Maria Sciuto, preside del Concetto Marchesi di Mascalucia. Tutti loro, così come la preside del Cutelli Elisa Colella, Antonio Massimino del liceo Emilio Greco che ha ricevuto il salvadanaio la settimana scorsa, e naturalmente Brigida Morsellino, ringrazio di cuore”.

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