La prova scientifica in ambito giuridico è un tema di assoluta centralità per almeno due ordini di motivi che possiamo considerare di assoluto rilievo: riguarda da vicino le vicende dei cittadini coinvolti nei casi giudiziari, come vittime o come presunti colpevoli e rappresenta, al contempo, una sfida sempre più articolata anche in rapporto all’evoluzione tecnologica.
Anche per queste ragioni la medicina legale contemporanea, sempre più chiamata a misurarsi con i criteri di verificabilità, riproducibilità e coerenza epistemologica propri del metodo scientifico, considera la prova scientifica una questione prioritaria a cui la Società italiana di medicina legale (Simla) ha dedicato diversi momenti di incontro e formazione, tra cui l’importante IV Congresso Inter(national) Gruppi Simla che si è tenuto lo scorso giugno. Al centro della riflessione, la consapevolezza di essere in un periodo di crescente complessità nella gestione della prova tecnica e quindi l’urgenza di evidenziare l’importanza del confronto fra esperti di diversa formazione come condizione irrinunciabile per garantire solidità argomentativa e responsabilità istituzionale nell’ambito giudiziario.
Un supporto al dibattito che la Società scientifica può diversificare anche con il contributo dei diversi gruppi di studio dell’ambito medico legale presenti al suo interno, rilevando quanto resta fondamentale la pluralità degli approcci e la condivisione critica delle competenze.
di Lucio Di Mauro
Medico legale e segr. nazionale Simla

