Il linciaggio della parità di genere - QdS

Il linciaggio della parità di genere

Il linciaggio della parità di genere

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sabato 13 Febbraio 2021

Questo avviene da una parte politica, da Leu a 5stelle,che, restingendosi le poltrone, non ha indicato nemmeno una donna al governo, sublimando il loro vetero maschilismo

Assisto, non incredulo ma schifato, al linciaggio da parte dei simpatizzanti a sx di Mara Carfagna.

Questo avviene da una parte politica, da Leu a 5stelle,che, restingendosi le poltrone, non ha indicato nemmeno una donna al governo, sublimando il loro vetero maschilismo.

Avevano la Reichlin, economista di vaglia a Londra, o la Pinotti valida donna che si è sempre occupata di Difesa. Ma ovviamente dovevano andarci i capi corrente tutti maschi del PD.Stesso discorso per i finto plurali 5stelle.

Tutta la delegazione al governo dell’ex centrosinistra manda al governo solo uomini capo corrente. La Carfagna è capo corrente, dimostrando sapienza e capacità politica, è laureata con lode in giurisprudenza, è vicepresidente della Camera, ha realizzato le leggi su stalking ed omofobia, cosa mai realizzata a sinistra.

Le uniche leggi avanzate sui diritti delle donne, dopo decenni di femminismo a sinistra, sono state realizzate da due donne di centro, la Carfagna e la Prestigiacomo, nonostante il maschilismo, interno ed esterno, che le tacciava di scassare la cosiddetta.

Ma Mara è una bella donna e moderata, quindi una meretrice indubbiamente. Quando al governo c’erano le graziose Melandri e Madia nessuno a sinistra si interrogava di chi erano parenti o fidanzate nevvero?
Perché una donna di sinistra è santa per definizione.

Tutto questo perché da ragazzina, con tutti i limiti dei vent’anni, ha fatto delle foto. Mi sa molto di un episodio di duemila anni fa in cui era protagonista era una tale Maddalena, e non è il caso della Carfagna, in cui i benpensanti tiravano le pietre.

Ma nessuno di loro, di noi, è, soprattutto nel privato, senza peccato. Il peggior difetto degli italiani rispetto ad altri paesi è la raggia, l’invidia. Sull’invidia siamo fratelli d’Italia per la gioia della Meloni.

Poi tutti a piangere sui femminicidi mentre linciamo sul web una donna. A me questo maschilismo e questo femminismo a senso unico, che si cala le corna quando i compagni maschi di partito vi dicono zitte e Mosca fa pena. La Iotti, che a suo tempo ha subito il moralismo interno ed esterno al suo partito, si rivolta nella tomba.

Giovanni Pizzo

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