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Il monito di Papa Francesco “Impegnarsi per i diritti umani e civili”

Tenere sempre vivo l’appello alla pace in particolare nelle giovani generazioni a fronte di un mondo ancora immerso in un clima di guerra e di violenza reciproca. Ruota attorno a questa constatazione la prefazione di papa Francesco che introduce il volume della Libreria Editrice Vaticana intitolato ‘Per un sapere della pace’. Un testo inedito in cui Francesco spiega che l’obiettivo è quello di contribuire a definire i contorni dell’operatore di pace, anche sulla scia della sua decisione di istituire presso la Pontificia Università Lateranense un ciclo di studi in Scienze della pace.

“La Chiesa – scrive il Papa – è chiamata a impegnarsi per la soluzione di problemi riguardanti la pace, la concordia, l’ambiente, la difesa della vita, i diritti umani e civili”. E in questo percorso- prosegue Francesco – “ha un ruolo centrale il mondo universitario, luogo simbolo di quell’umanesimo integrale che necessita continuamente di essere rinnovato e arricchito”. Secondo il Pontefice, “un buon operatore di pace deve essere in grado di maturare uno sguardo al mondo e alla storia che non cada in un ‘eccesso diagnostico’, che non sempre è accompagnato da proposte risolutive e realmente applicabili. Si tratta, infatti, di andare oltre un approccio puramente sociologico che abbia la pretesa di abbracciare tutta la realtà in una maniera neutra e asettica. Chi intende diventare esperto delle Scienze della Pace ha bisogno di imparare ad essere attento ai segni dei tempi: il gusto della ricerca scientifica e dello studio deve accompagnarsi a un cuore capace di condividere le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi per sapere operare un reale discernimento evangelico”.