L’attitudine dell’individuo di fronteggiare la complessità delle situazioni problematiche in cui è quotidianamente coinvolto, è strettamente correlata alla capacità di attingere a una forma di flessibilità cognitiva non contrapposta al pensiero critico ma ad essa collegata.
Il pensiero critico convergente opera entro schemi stabiliti e rigidi, affronta il problema con un determinato metodo logico razionale attraverso il quale trova la soluzione.
Il pensiero divergente è meno vincolato a schemi rigidi e razionali, agendo fuori dagli schemi stabiliti, consente un approccio al problema aperto a nuove soluzioni sfruttando un’inedita combinazione di elementi. Per queste caratteristiche il pensiero divergente coincide in gran parte con il concetto di creatività, dove il processo creativo è tipico del cervello umano, naturalmente strutturato per pensare creativamente.
Il pensiero creativo è un processo mentale che, attivato nei momenti difficili in cui pare impossibile risolvere momenti o problemi difficili, aiuta ad affinare le abilità nel trasformare i punti deboli in punti di forza, attraverso la ricerca di soluzioni alternative ed originali. La creatività consente la ricerca di nuove soluzioni ai problemi, è uno strumento di deviazione da azioni risolutive stereotipate, supera la realtà organizzata, scardina opinioni e convinzioni e fornisce una nuova prospettiva. Il pensiero creativo è in grado di intraprendere strade alternative, toccando idee, pensieri, percezioni e concetti anticonformisti, differenti da quelli più comuni; è, come dice l’autore, un pensiero laterale, una sintesi tra la naturale attitudine del soggetto e la sua volontà a produrre un cambiamento del suo punto di vista e dei suoi atteggiamenti.
La sede anatomica del pensiero va individuata nei due emisferi cerebrali. Nel processo creativo l’emisfero sinistro si sintonizza sui fatti, raccoglie le informazioni, le analizza, mentre il destro tende a fluire attorno alle idee, fa incubare le informazioni, fa partire le libere associazioni, sviluppa le intuizioni, fungendo da produttore di idee. Poi entra in scena di nuovo il sinistro, che valuta le possibili soluzioni e le attua. La creatività non è il risultato di un particolare tratto intrinseco della persona, come suggeriscono gli studi si tratta di un’abitudine: un modo di vivere che deve essere costruito nel tempo.
Ci sono tre fattori fondamentali che aiutano a trasformare il pensiero creativo in abitudine: opportunità di impegnarsi, incoraggiamento a seguire tali opportunità, premi per farlo.