Ci raccontano di un Paese ben diverso rispetto agli egoismi di certi partiti “territoriali” i venticinque attestati d’onore assegnati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad altrettanti giovani che si sono distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali.
Tra questi ragazzi che rappresentano modelli positivi di cittadinanza ci sono anche due siciliani.
Sebastiano Maria Indorato, 16 anni residente a Sommatino, in provincia di Caltanissetta, è stato premiato per la dedizione con la quale si impegna ad affrontare le invalidanti difficoltà familiari di salute, e in particolare la cura del fratello, per il quale ha saputo, tra l’altro, ideare preziose modifiche al dispositivo medico che rende possibile il suo trasporto.
C’è poi Maria Lucrezia Rallo, 17 anni, residente a Marineo (Palermo), che al talento mostrato nella scrittura e nella poesia è riuscita ad unire a un impegno di cittadinanza attiva e ad azioni concrete di volontariato e di solidarietà.
E tra i premiati ci sono anche tanti “nuovi italiani”, come Yuliya Amosava, 17 anni, residente a Roma, premiato “per la capacità dimostrata nel trasformare dolorose esperienze personali in un percorso di crescita individuale, di solidarietà e di piena integrazione”.
O come Cosmas Joel Wallbrecher, 19 anni, residente a Roma, per il percorso della memoria che ha promosso insieme alla sua famiglia, coinvolgendo altri giovani e “per l’impegno attivo a prevenire e contrastare forme di odio, di razzismo, di antisemitismo che possono riprodursi nella società”.
Interessanti poi i riconoscimenti a Virginia Barchiesi, 17 anni, residente ad Ancona, “per l’impegno profuso in difesa dei diritti dei bambini migranti e dei giovani rifugiati e per la ricerca e la promozione di un linguaggio che cancelli i pregiudizi e aiuti l’inclusione”.
Un premio anche a una bambina di nove anni, Mavì Borrelli, residente a Crevalcore (Bologna), che ha tagliato i capelli perché diventassero parrucche da donare ai coetanei resi calvi dalle cure per malattie oncologiche.
E un altro a Diego Costi, 15 anni, residente a Genova, che ha inventato un gelato che, grazie ai suoi ingredienti e alle sue caratteristiche, può essere mangiato da chi è affetto dal morbo di Crohn.
Accanto agli Attestati d’onore sono state consegnate anche tre targhe per azioni collettive, sempre ispirate a valori di altruismo e al senso di responsabilità verso il bene comune.
Sono andate alla Classe III A dell’Istituto tecnico industriale Ettore Maiorana di Roccella Ionica (Reggio Calabria), dove un gruppo di ragazzi si è reso protagonista di un originale percorso di integrazione con un compagno autistico, alla IV C della Scuola primaria Gherardini, dove, in collaborazione con l’Anpi, è stato avviato un percorso di riflessione sulla cittadinanza e di approfondimento sulla Costituzione italiana.
Premiati anche gli “Under 16” dell’Associazione Futuro Aretino di Arezzo, promotori di diverse iniziative per contrastare la cultura dello sballo.

