Il proibizionismo sindacale - QdS

Il proibizionismo sindacale

Il proibizionismo sindacale

Giovanni Pizzo  |
giovedì 24 Agosto 2023

Come si amministra un comune senza soldi? La nuova frontiera dell’amministrazione populista è il proibizionismo

Come si amministra un comune senza soldi? La nuova frontiera dell’amministrazione populista è il proibizionismo. Quando le casse comunali sono vuote, ed un sindaco non sa che pesci pigliare, o si limita a galleggiare o diventa un Savonarola.

Proibire non costa nulla e riesce ad empatizzarti una parte della popolazione, a seconda dell’età, della sensibilità culturale, del grado di narcisismo del sindaco in oggetto. C’è chi proibisce costumi discinti, chi quelli troppo accollati, chi vieta le macchine e chi vuol sanzionare i monopattini, chi sanziona i padroni dei cani e chi si offende come un cane se lo critichi. Poi c’è il classico alla Footloose e si proibisce la musica, come è successo questo agosto per ordinanza del sindaco di Lipari.

La musica è germe di dannazione per la gioventù, che si contorce in atteggiamenti lascivi prodromici di altra più pericolosa pratica. La sessualità. La musica, il movimento dei corpi induce al peccato e la Santa Inquisizione sindacale dispone il cilicio del silenzio. Solo Sound of Silence di Simon e Garfunkel può essere suonata a Lipari, con chitarra acustica senza amplificazione. Un arcipelago che vuol puntare sul riposo degli anziani residenti. Il silenzio si dice sia d’oro, se però, rinunciando al turismo giovanile, viene sostituito da vecchi ricchi  tedeschi. Se no più che d’oro è tombale.

La frontiera del proibizionismo tra poco virerà su un classico. Proibire l’alcool. Cosi nuovi Al Capone, il mafioso non il pesce, possono prosperare nel contrabbando.

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