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Il Re de Barbaresco: riduciamo produzione vino, ma miglioriamola

Il Re de Barbaresco: riduciamo produzione vino, ma miglioriamola

Angelo Gaja: ottimale sarebbe tra 35 e 42 milioni di ettolitri

Milano, 10 ago. (askanews) – I consumi di vino calano, e i grandi produttori pensano a come affrontare la situazione. “Sarebbe ottimale una produzione annuale tra i 35 ed i 42 milioni di ettolitri. Anche per gli effetti del cambiamento climatico, oltre che del calo dei consumi. Produrre meno, ma meglio. Possiamo farcela”, ha detto, in un’intervista al Corriere della Sera, Angelo Gaja, patron dell’azienda vinicola Gaja di Barbaresco, fondata nel 1859, noto anche come “Re del Barbaresco”.

Secondo Gaja sono possibili fin da subito degli interventi: “Primo: abbassare il limite per i vini da tavola da 400 a 250 quintali di uva per ettaro. Ridando dignità a questi vini, che non sono il Far west. Secondo: impedire di produrre vini da tavola con uve da tavola. La madre di tutte le riforme comunque sarebbe la riduzione della burocrazia per le cantine”.

“I produttori – ha concluso Gaja – devono essere capaci, per quanto possibile, di operare come sempre nei mercati occidentali. Ma devono anche esplorare i mercati asiatici e africani, dove i consumatori sono spesso abituati a bere bevande molto alcoliche. Quei consumatori vanno educati ad abbassare il livello dell’alcol, bevendo il vino, che contiene cultura”.