Il Rettore non va alla festa della matricola - QdS

Il Rettore non va alla festa della matricola

Il Rettore non va alla festa della matricola

sabato 11 Febbraio 2023

“Grazie”, rispose il Rettore dell’Università di Catania, Prof. Sanfilippo, a Pippo Cocuzza che, matricola, aveva detto (1947) a noi colleghi di medicina facciamo uno scoop: invitiamo il rettore. Che sornione rispose “ma sono già al mio secondo mandato e non sono … matricola” e con un sorriso lo licenziò.

Erano altri tempi. Ciascuno stava dentro il perimetro di ciò che rappresentava, seguendo prassi consolidate che evitavano fraintendimenti e nei quali come scriveva Pasolini affacciandosi da un balcone si poteva dire chi era repubblicano, liberale, popolare o fascista: giusto guardando l’abbigliamento e come si muoveva.
Ora siamo al punto che Zelensky vada a stringere la mano a Carlo III vestito con il suo solito pullover da soldato, uguale sia che vada in trincea od ad arringare Parlamenti; e se non fosse stato per una presa di posizione degli Italiani sarebbe andato a Sanremo a comiziare tra una canzone più o meno brutta e dopo che un cantante ha preso a calci vasi di fiori in preda ad una follia o sua propria o da droghe, per parlare di guerra e di armi sofisticate senza delle quale sconfiggere la Russia rimarrebbe sogno di mezzo inverno.

Tutto mentre ad un tiro di schioppo nucleare in Turchia e Siria un catastrofico terremoto di ben 7,9 della Mercalli ha ucciso in pochi secondi quasi trentamila poveri cristi e ne ha feriti ad oggi circa centomila; e una guerra che incombe per la incapacità (?) dei governi o per la gioia (?) di essi nel dimostrare di potere sconfiggere l’impero dello zar Russo andato di mente con le sue manie espansionistiche.
Da noi il problema se un anarchico in carcere (41 Bis) che vuole morire con sciopero della fame debba essere accontentato nella sua richiesta di cancellazione della pena prevista dalla Legge “per tutti”, perché ove – Dio non voglia – morisse creerebbe uno scompiglio sociale forse unico nella storia carceraria. Ma ci si divide anche sulla informazione del governo all’Europa di voler divenire hub energetico: con la Francia a rompere quasi le relazioni pur di non concedere ciò che appare giusto per motivi geofisici e con rubinetto russo chiuso per le sanzioni pesanti a causa dell’operazione militare speciale che Putin non chiama guerra per evitare, parrebbe, di essere in guerra con tutto l’Occidente guidato dagli Usa.

E Biden non si rende conto, nei suoi 73 minuti di speech sullo Stato dell’Unione che annunciare a 80 anni che voglia ripresentarsi nel 2024 per il secondo mandato, che ove lo eleggesse lo porterebbe fino a 86 anni a gestire la più grande Nazione dl mondo, è incoscienza politica; mentre la Cina aspetta un suo passo falso per -insieme ad India – scatenare una guerra vera nel Pacifico per appropriarsi di Taiwan.
Il Rettore si rivolta nella tomba. E con lui Capi di Stato che furono sobri, attenti e giusti.

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