Riceviamo e pubblichiamo il contributo di una nostra lettrice, che ricorda la figura del padre – il medico e giornalista catanese Angelo Torrisi – a tre anni dalla scomparsa.
Sono trascorsi 3 anni, ma il suo ricordo è ancora vivo. Ci telefonavamo tutti i giorni, non faccio fatica ad immaginare che i catanesi gli volessero bene, mi piaceva assecondarlo, avevo l’impressione che lo rassicurassi.
Mio padre, una perona unica, che mi dava molta forza. Lui che amava scrivere più che parlare, ma amava la sua professione di medico, era sempre disponibile, aveva la capacità perfino di abbellire le persone con il suo sorriso splendido, anche se in realtà era un uomo molto rigoroso.
Voleva il successo ma rimaneva lo stesso. Era affabile, semplice con tutti, di ogni ceto o età. è difficile dimenticare la sua figura perché anche quando scriveva, si faceva capire… E nel campo della medicina non è facile.
Il mio ricordo più bello è in aereo: bastava un piccolo rumore mi spaventavo, lo guardavo mi rassicurava. Quanti viaggi caro Papà… Abbiamo girato il mondo! Oggi per noi tutti, per tutta la nostra famiglia non è un giorno triste… Perché Tu sei stato un marito, un padre eccezionale ti ricordiamo con un sorriso.
Maria Elena Torrisi