“Che cosa sta facendo Cassì, massima autorità sanitaria della città per fare in modo che l’erogazione dei servizi del pronto soccorso dell’ospedale cittadino avvenga nel migliore dei modi? Che cosa sta facendo per aiutare i comparti colpiti dai provvedimenti restrittivi arrivati con l’ultimo lockdown?”. Con l’aumentare dei contagi da Covid19, aumentano anche le polemiche nella provincia iblea e in particolare a Ragusa che, dopo Vittoria, è la città più colpita dalla seconda ondata.
Il capogruppo del Partito democratico al Consiglio comunale Mario Chiavola giudica inadeguato il lavoro dell’Amministrazione guidata dal primo cittadino Peppe Cassì. “Considerato che il numero dei contagi è in ascesa e considerato che stiamo finendo con il ritrovarci nella stessa situazione di marzo, anzi con un quadro molto più pesante – ha sottolineato ancora l’esponente del Pd – ci chiediamo quali sono le scelte che il sindaco sta adottando per garantire una certa sicurezza ai cittadini ragusani. Come si sta muovendo per aiutare le famiglie che, al pari di quanto accaduto nei mesi scorsi, rischiano di trovarsi di nuovo in difficoltà? Sembra stonare con il quadro di emergenza il fatto che a palazzo dell’Aquila, come se quasi niente fosse, si continui a parlare di Prg o di altre questioni simili e che il sindaco pubblichi sulle sue pagine social i progettini del lungomare Andrea Doria o degli orti sociali”.
In realtà, però, la macchina amministrativa deve continuare anche in piena emergenza sanitaria perché si rischierebbe di impantanare tutti i progetti già avviati. Il sindaco Peppe Cassì, infatti, ha rimandato le accuse al mittente.
“Francamente non si capisce perché – ha detto il primo cittadino – mentre ci si occupa del covid attraverso un continuo confronto con l’Asp, non si possano portare avanti i progetti per la città. Se per esempio gli uffici della pubblica istruzione seguono l’andamento del virus nelle scuole comunali, perché contemporaneamente il settore urbanistica non può portare avanti i lavori del prg o perché dovremmo interrompere l’iter dei tanti lavori pubblici in cantiere? Ovvio che l’attività amministrativa è più complessa in questi giorni, ma la porteremo avanti con determinazione così come fatto in primavera, moltiplicando gli sforzi. Credo che fuori dalla realtà e da ogni coerenza sia chi ad aprile chiedeva all’Amministrazione di fermare ogni attività, a luglio accusava la stessa Amministrazione di aver rallentato l’attività in primavera ‘con la scusa del covid’, e a ottobre torna a chiedere di dedicarsi solo alla pandemia”.

