Il Teatro piange la scomparsa di Roberto Laganà Manoli - QdS

Il Teatro piange la scomparsa di Roberto Laganà Manoli

redazione web

Il Teatro piange la scomparsa di Roberto Laganà Manoli

venerdì 03 Gennaio 2020

Raffinato regista e sontuoso scenografo era stato impegnato in tutto il mondo al fianco di personaggi come Strehler, Buazzelli. Aveva animato il Bellini e lo Stabile di Catania ed era stato direttore degli allestimenti scenici dell'Opera di Roma

Il mondo del Teatro piange Roberto Laganà Manoli, scomparso la notte scorsa a Catania a ottant’anni.

Raffinato regista e sontuoso scenografo, nella sua lunghissima e fortunata carriera era stato impegnato in tutto il mondo in spettacoli di lirica e di prosa, al fianco di personaggi come Giorgio Strehler e Tino Buazzelli.

Formatosi anche nel Teatro Stabile di Catania di quello straordinario scopritore di talenti che fu Mario Giusti, lavorò con registi come Giuseppe Di Martino, Romano Bernardi e Lamberto Pugelli, segnando, da scenografo, tutto il periodo della drammaturgia mediterranea che rese celebre nel mondo lo Stabile Catanese.

Innamorato della lirica, Laganà lavorò a lungo nel Teatro Massimo Bellini di Catania – il suo l’allestimento più recente fu la Madame Butterfly, del 2013 – , e in contemporanea raccoglieva successi con le sue fantasione e affascinanti creazioni in Sudamerica, dov’era notissimo.

Tra i suoi più importanti incarichi, quello di direttore degli allestimenti scenici del Teatro dell’Opera di Roma.

Viaggiava per il mondo, dunque, ma le radici con la sua città natale erano salde – anche per l’amicizia che lo legava agli attori catanesi a cominciare dalla compianta Mariella Lo Giudice – e negli anni Ottanta divenne anche capocomico di una compagnia di prosa di giovani che produsse alcuni spettacoli tra cui “Reuzzu”, scritto e diretto da Laganà.

Da tempo non stava bene e limitava le uscite pubbliche. Una delle ultime fu quella del dicembre del 2017, quando, nel Teatro Sangiorgi di Catania, ricevette il premio Domenico Danzuso alla carriera, conferitogli “Per l’innata eleganza che gli ha consentito di lavorare nei teatri lirici e di prosa di tutto il mondo”.

In quell’occasione il Premio realizzò questo filmato per ricordare alcune delle più recenti realizzazioni di Roberto Laganà Manoli.

Domani, sabato quattro gennaio, alle ore undici, nella Camera Ardente allestita nel foyer del Teatro Massimo Bellini per volontà del Sovrintendente Giovanni Cultrera, Roberto Laganà Manoli sarà ricordato con una cerimonia laica alla presenza della moglie, Marina Galeazzi, e dei figli Valentina, Giorgio Maria, e Ginevra.

“Lui – ha detto Marina Galeazzi – avrebbe voluto così: amava il teatro persino più di sé stesso. Se potessi distribuirei le sue ceneri tra i cento teatri in cui ha lavorato nella sua vita. Sono certa che ne sarebbe felice”.

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