Quando il sipario si alza al Teatro ABC di Catania, non cala soltanto la luce su un palcoscenico: si riaccende un’epoca, si riscrive un classico…con ironia, crudezza e feroce attualità. Dal 29 novembre al 14 dicembre 2025, la sala in via Pietro Mascagni accoglie “Il vedovo”, adattamento teatrale del celebre film di Dino Risi, affidato a Massimo Ghini, che ne è anche protagonista, insieme a Galatea Ranzi.
Una trama che non invecchia
La vicenda (ben nota agli amanti della commedia all’italiana) racconta di Alberto Nardi, industriale romano ambizioso ma fallimentare, e di sua moglie, Elvira Ceccarelli (la signora “Almiraghi”), donna ricca e spregiudicata. I debiti, l’orgoglio, la vanità e la disperazione economica segnano la discesa di Alberto, mentre Elvira, fredda e cinica, non esita a manovrare la situazione. L’uomo, convinto che la moglie si sia spenta in un incidente, inizia a progettare la sua vita senza di lei.
Regia, cast e la scelta di una “commedia nera”
Massimo Ghini non si limita a interpretare Alberto Nardi: firma la regia, dirigendo con mano sicura e decisa un cast che comprende, accanto a Galatea Ranzi, una selezione di attori quali: Giuseppe Gandini, Leonardo Ghini, Irene Girotti, Diego Sebastian Misasi, Tony Ruocco, Luca Scapparone.
La regia di Ghini imprime al testo un ritmo serrato, fatto di tensioni comiche e pause drammatiche, in cui la maschera della farsa rivela gradualmente la miseria morale di un uomo e di un sistema. La comicità, che rimane fedele alla pellicola originale,non diventa mai vuota ma si carica di una vena amara.
Elvira, nella versione di Galatea Ranzi, non è più solo la donna apparentemente ricca e complice: diventa silente giustiziera di un uomo che ha scommesso tutto su un sogno maledetto. Il contrasto fra la sua lucidità e la follia di Alberto disegna sul palco una dinamica di potere, disperazione e sopraffazione che va oltre la commedia.
Un classico che parla al presente
Più di ogni altra cosa, questa edizione di “Il vedovo” dimostra quanto un classico possa restare vivo. Il tema dell’ambizione senza scrupoli, della ricerca di un riscatto facile tramite denaro e apparenze, della rovina di sogni costruiti su illusioni fragili è oggi più attuale che mai.
Il pubblico siciliano, e non solo, è messo di fronte a uno specchio tagliente: le maschere sorridenti dell’illusione, le promesse vuote di successo, la fame di status che nasconde fragilità, debiti e vigliaccheria. E il teatro, con questa messa in scena, recupera la sua funzione di specchio critico: non di evasione soltanto, ma di riflessione.
Il Teatro ABC: lo scenario di una rinascita
Il Teatro ABC non è un palcoscenico qualsiasi: con la stagione Turi Ferro 2025-2026 si candida a diventare uno dei punti di riferimento della scena teatrale italiana contemporanea. Il cartellone prevede grandi interpreti, classici e testi nuovi, con un equilibrio fra divertimento e riflessione.
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