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Il visionario non teme il fallimento

Il visionario non teme il fallimento

Ma i politici non sono visionari

Il Bosone che Higgs ha supposto, una particella, nel lontano 1964, è stato confermato scientificamente dal Cern, il 4 luglio del 2012, cioè dopo quarantotto anni. Allora la direzione dell’immenso Centro svizzero non era stata ancora affidata all’italiana Fabiola Gianotti.

La “Particella di Dio”, così soprannominata, è stata il frutto dell’intuito, della pazienza e della determinazione del ricercatore, il quale ha continuato ad andare avanti per prova ed errore, senza scoraggiarsi per l’eventuale fallimento della propria intuizione e del relativo esperimento.
La scienza, in questi trenta secoli, non è stata presente. Si è sviluppata solo negli ultimi perché ha acquisito una metodologia concreta che è appunto quella di vedere al di là dell’orizzonte della conoscenza ciò che può esserci e poi cominciare a provare, provare e provare per verificare se ciò che ha immaginato corrisponda o meno alla realtà.

È un po’ quello che fanno tutti i visionari, non solo i ricercatori, ma anche chi ha inventato prodotti, imprese, viaggi interplanetari ed altre scoperte scientifiche.

L’argomento che sottoponiamo alla vostra attenzione non riguarda una questione di merito, bensì di metodo, perché non è possibile effettuare verifiche se non vi è chiarezza nel vedere uno scenario nel quale si muovono componenti concrete ed altre supposte.

Si usa dire quando si programmano certe situazioni, che va usato il metodo scientifico. Riteniamo che l’aggettivo scientifico limiti il sostantivo metodo, che invece va adoperato per qualunque azione si compia e cioé tenere conto di regole, che poi vanno rispettate rigorosamente e puntualmente.

Il metodo scientifico nasce con Galileo Galilei (1564-1642), il quale fu il primo a rovesciare il principio tolemaico della Terra. Vi riuscì proprio perché sperimentava continuamente le sue intuizioni, alcune delle quali andavano a buon fine e si concretizzavano, altre invece ottenevano dimostrazione della loro inesistenza.

Così è per tutte le ricerche scientifiche, per i grandi piani economici delle nazioni, per i loro progetti di sviluppo e la pianificazione del territorio.
È proprio la carenza dell’adozione del metodo scientifico – che si trasforma in metodo organizzativo – una delle cause principali del palese fallimento della Pubblica amministrazione del nostro Paese e ancor più di quella delle Regioni e dei Comuni.

Migliaia di tali enti locali sono in condizione di pre-default, con i bilanci cristallizzati, le cui spese sono assorbite quasi tutte da stipendi, assistenza cattiva, pagamento di precedenti debiti e via enumerando.

I nostri governanti negli ultimi decenni non hanno mai adottato il metodo dell’organizzazione del Paese, non hanno programmato le indispensabili riparazioni del territorio, l’utilizzazione dei rifiuti, la cura di argini di fiumi e torrenti e soprattutto lo sviluppo delle reti ferroviarie ed autostradali nel Sud, oggi paragonabile ad un Paese africano.

La responsabilità di questo comportamento fallace e di basso profilo è però della gente comune che ha mandato a governarci, di volta in volta, persone inadeguate, senza competenze, parolaie e blablatrici.

Siamo passati dal Bosone di Higgs al comportamento delle nostre istituzioni, sembra senza nessun nesso. Errore. Il nesso c’è e ve lo spieghiamo.
Tutte le persone umane che hanno la responsabilità di guidare le altre, devono adottare meccanismi che siano efficienti e persuasivi – non imposizioni dittatoriali – mentre in Democrazia funziona l’esempio (che viene dall’alto) e l’insieme delle regole eque ed obiettive, cui seguono controlli ferrei, Giustizia giusta e pene che debbono essere applicate, quando meritate, subito, non dopo anni, come avviene purtroppo in Italia.
Senza metodo un Paese non funziona. Infatti, il nostro non funziona. E non funzionerà fino a quando governi di competenti e di persone per bene, inattaccabili dalla corruzione, non metteranno in campo l’insieme di regole semplici, efficaci ed attuabili.

Il Bosone di Higgs dovrebbe insegnare qualcosa anche ai politici, ma non sappiamo se essi vogliano imparare.