Editoriale

Virus, continua la campagna elettorale

Il Cts (Comitato tecnico scientifico) e l’Istituto superiore di sanità, nonché altri enti nazionali, continuano a fornire sul Coronavirus dati disomogenei che generano terrore nella popolazione, perché il quadro che dipingono è tutto nero, senza alcun barlume di prospettiva positiva.
Per esempio, non ci comunicano quanti si ammalano rispetto ai contagiati. Secondo scienziati non allineati col Governo, gli ammalati non sono oltre il cinque per cento.
Non ci comunicano il numero dei morti con il virus che avevano precedenti patologie (cardiologiche, tumorali, etc…) che probabilmente sarebbero morti ugualmente. Secondo alcuni centri studi, non allineati col Governo, tali deceduti sono la stragrande maggioranza.
Ancora, non ci comunicano che le persone in buona salute non muoiono di virus, anzi, nella maggior parte dei casi, guariscono in dieci/quindici giorni, anche perché i medici hanno preso le misure del nemico e approntano farmaci adeguati che lo stroncano.

I due organismi citati non si rendono conto del danno che stanno facendo diffondendo terrore ed enorme paura in tutta la popolazione, una paura che attanaglia le menti, che impedisce di guardare avanti con un minimo di ottimismo, che stringe nella morsa della negatività qualunque iniziativa.
Il Governo Conte cerca di barcamenarsi stretto fra il terrore diffuso da Cts e Iss e la rabbia che monta nella popolazione, che si vede privata delle libertà fondamentali in nome dell’interesse superiore della salute. Ma di quale salute si parla? Solo di quella fisica, trascurando che è altrettanto importante, se non di più, la salute mentale, la prospettiva, il guardare avanti.
Sembra strano, in questa paradossale e grave situazione, la scarsa voce degli scienziati e dei giornalisti non allineati. I primi, fra l’altro, ricevono compensi per le loro consulenze, mentre chi si occupa di informazione è regolarmente incardinato nelle proprie società editoriali.
Né enti sanitari, né diffusori della stampa, riescono a vedere la povertà che continua a montare: ambulanti, ristoratori, gestori di eventi che si stanno riducendo alla fame perché i cosiddetti ristori sono scritti sulla carta.
In questo quadro, il Servizio sanitario nazionale, presentato illusoriamente come uno dei migliori del mondo, ha mostrato invece la sua debolezza. Fermo restando il giudizio ammirevole nei confronti di medici e infermieri in prima linea, dobbiamo rammentare che, comunque, ospedali di vario genere sono amministrati da una burocrazia inefficiente, al cui vertice spesso vi sono dirigenti di nomina politica, che sono in quei posti non per le loro riconosciute competenze, bensì perché amici degli amici, fatte ovviamente le dovute eccezioni.
In Italia, forse si potranno raggiungere sei/sette mila posti di terapia intensiva, in Germania ve ne sono oltre venticinquemila. Nel Paese teutonico le chiusure sono limitate dalle 24 alle 5, qui vogliono chiudere tutto.
Perché questo dissennato comportamento? Osiamo pensare anche a una forma di legalizzazione della corruzione? Nel nostro Paese essa e l’evasione fiscale sono i due cancri principali. Potete immaginare cosa succede quando non vi sono più gare d’appalto (azzerando la concorrenza) e vengono meno i controlli delle ragionerie di Stato e di Regioni, nonché quelli della Corte dei Conti. La tentazione del magna magna diventa inesorabile.

Le società termali venete ed emiliane hanno lanciato una campagna stampa nazionale per invitare gli italiani ad andare nei loro alberghi di tutti i livelli, regolarmente aperti con i relativi ristoranti, in quanto convenzionati con il Sistema sanitario nazionale.
Delle isole meravigliose dove si può far di tutto, in quanto all’interno basta rispettare le tre regole fondamentali: igiene delle mani, mascherina e distanziamento. Le regioni che non hanno società termali, invece, vedono il buio nero della ricettività e delle relative attività. Peggio per loro si dirà. No, ancora una volta rileviamo due pesi e due misure.
Non sappiamo se questo Governo continuerà nella sua azione dissolutoria, peraltro mal contrastata dall’opposizione. Sappiamo che continuando così avremo un 2021 disastroso. Non ce lo auguriamo.