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Immigrazione, rinvio a giudizio per l’equipaggio della Mare Jonio

Immigrazione, rinvio a giudizio per l’equipaggio della Mare Jonio
Morto un giovane migrante: aveva tra i 25 e i 30 anni

Il Gup del Tribunale di Ragusa Eleonora Schininnà ha rinviato a giudizio tutti gli imputati del caso Mare Jonio

Rinvio a giudizio per tutti gli imputati del caso Mare Jonio: questa la decisione del Gup del Tribunale di Ragusa Eleonora Schininnà. Gli imputati dovranno rispondere del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravato dal trarne profitto.

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Rinvio a giudizio per il caso Mare Jonio

Il Gup del Tribunale di Ragusa Eleonora Schininnà ha rinviato a giudizio tutti gli imputati del caso Mare Jonio. Vanno a processo il comandante della nave, Pietro Marrone, il legale rappresentante della società armatrice Idra Social Shipping Alessandra Metz, il vicepresidente del Cda della Idra e capo spedizione Giuseppe Caccia e il fondatore di Mediterranea Saving Humans Luca Casarini.

A processo anche tre componenti dell’equipaggio: Agnese Colpani (medico), Fabrizio Gatti (tecnico di bordo) e Georgios Apostolopoulos. L’indagine è scattata in seguito al trasbordo di 27 naufraghi nel settembre 2020 dalla nave danese Etienne Maersk alla nave umanitaria Mare Jonio che ha consentito lo sbarco a Pozzallo, in provincia di Ragusa.

Dopo due mesi la Maersk ha versato 125mila euro all’armatrice della Mare Jonio, la Idra Social Shipping. Da qui l’aggravante di avere tratto profitto dal reato principale, quello di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La prima udienza si terrà il 21 ottobre 2025 davanti al Tribunale di Ragusa.