Immissioni in ruolo docenti 2024, 5mila idonei concorso 2020

Immissioni in ruolo docenti 2024, scorrimento delle graduatorie per 5mila idonei concorso 2020

Immissioni in ruolo docenti 2024, scorrimento delle graduatorie per 5mila idonei concorso 2020

Redazione  |
giovedì 01 Agosto 2024

In discussione anche la questione degli idonei dei concorsi 2020, per i quali si era prospettata la possibilità di un’assunzione a tempo indeterminato.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha incontrato le organizzazioni sindacali per discutere dell’immissione in ruolo dei docenti per l’anno scolastico 2024-2025. In discussione anche la questione degli idonei dei concorsi 2020, per i quali si era prospettata la possibilità di un’assunzione a tempo indeterminato.

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Come segnalano i report sindacali, il Ministro ha confermato l’impegno per uno scorrimento delle graduatorie e ha precisato che il numero di assunzioni sarà di circa 5mila unità. La decisione è stata dettata dalla necessità di rispettare le regole imposte dal PNRR: queste non consentono modifiche sostanziali alle procedure di reclutamento già avviate.

Immissione in ruolo docenti 2024: come funzionano le assunzioni?

I posti messi a disposizione per le immissioni in ruolo dei docenti per l’anno scolastico 2024-2025 saranno inizialmente suddivisi al 50% tra GaE-GPS e graduatorie dei concorsi.

Le graduatorie trattate all’interno di INR Docenti sono le seguenti:

  • Concorsi ordinari per esami e titoli banditi nell’anno 2016
  • Concorso straordinario infanzia e primaria bandito nel 2018 e Concorso straordinario scuola secondaria bandito nel 2018 (c.d.FIT)
  • Fascia aggiuntiva alle GM 2018
  • Procedura straordinaria di cui al D.D. 510/2020
  • Concorso Ordinario Infanzia e Primaria D.D. 498/2020 e Concorso Ordinario scuola secondaria D.D. 499/2020
  • Concorso ordinario discipline STEM – art. 59 comma 14 D.L. 73/2021
  • Concorso Ordinario discipline STEM – art. 59 comma 18 D.L. 73/2021
  • Graduatorie ad esaurimento personale docente
  • Concorso straordinario bis di cui all’art. 59, comma 9bis, del DL 73/2021

Immissioni in ruolo docenti 2024: le novità

Nell’informativa tenutasi lo scorso 23 luglio sono state annunciate importanti modifiche alla piattaforma per le immissioni in ruolo per i docenti per l’anno scolastico 2024-2025. Le modifiche si sono rese necessarie per allineare la piattaforma alle nuove disposizioni legislative, in particolare per quanto riguarda il diverso trattamento riservato ai docenti assunti tramite i concorsi ordinari 2023.

Dichiarazione dell’abilitazione

La prima modifica riguarda la dichiarazione dell’abilitazione all’insegnamento. Come previsto dall’art. 13 del D.Lgs. 59/2017, i vincitori del concorso già in possesso dell’abilitazione saranno assunti a tempo indeterminato. I vincitori privi di abilitazione, invece, otterranno un contratto a tempo determinato di un anno, durante il quale dovranno conseguirla.

Per gestire questa differenza, la piattaforma richiederà agli aspiranti di dichiarare se sono già in possesso dell’abilitazione o se devono ancora conseguirla. Tale informazione è fondamentale per l’Amministrazione, che procederà all’assunzione con la tipologia di contratto corretta.

Dichiarazione del titolo di studio per il sostegno

La seconda modifica riguarda i docenti che aspirano ad essere assunti su posti di sostegno. La piattaforma richiederà a questi docenti di specificare il titolo di studio posseduto.

Nel caso di laurea, sarà necessario fornire informazioni dettagliate, come il tipo di laurea, l’Università che l’ha rilasciata e la data di conseguimento. Tale precisazione è importante perché l’accesso ai posti di sostegno può avvenire sia con la laurea che con il solo diploma.

Il Ministero ha specificato che si terrà conto della situazione attuale del candidato. Ad esempio, un docente che ha partecipato al TFA sostegno con il solo diploma, ma che ha conseguito la laurea successivamente, potrà indicare la laurea come titolo di studio.

Procedure d’ufficio

In caso di procedure d’ufficio, l’aspirante sarà considerato privo di abilitazione e, per i posti di sostegno, diplomato. Sarà cura degli uffici competenti reperire le informazioni necessarie per verificare la presenza dell’abilitazione e l’esatto titolo di studio.

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