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Imprese, moria senza fine di artigiani: nell’ultimo decennio addio a 300mila unità

Imprese, moria senza fine di artigiani: nell’ultimo decennio addio a 300mila unità

Senza botteghe socialità dei centri urbani italiani sempre più a rischio

La triste realtà è sotto gli occhi di tutti: basta girare per i grandi, medi e piccoli comuni italiani per rendersi conto di quante siano le saracinesche dei negozi, dei più svariati settori merceologici, chiuse. Una moria di attività imprenditoriali cui non si riesce a porre freno, sottolineata dalla Cgia e che coinvolge indistintamente centro e periferia delle città. Le conseguenze? Il peggioramento della qualità di vita, in quanto i contesti urbani i, non sono costituite solo da piazze, monumenti, palazzi e nastri d’asfalto, ma, anche, da luoghi di scambio dove le persone si incontrano anche per fare solo due chiacchere.

Socialità centri urbani a rischio

La Cgia evidenzia che queste micro attività conservano l’identità di una comunità e sono uno straordinario presidio in grado di rafforzare la coesione sociale di un territorio. Insomma, con meno botteghe e negozi di vicinato, diminuiscono i luoghi di socializzazione a dimensione d’uomo e tutto si ingrigisce, rendendo meno vivibili e più insicure le zone urbane che subiscono queste chiusure, penalizzando soprattutto gli anziani. Una platea sempre più numerosa della popolazione italiana che conta più di 10 milioni di over 70. Non disponendo spesso dell’auto e senza botteghe sotto casa, per molti di loro fare la spesa è diventato un grosso problema.