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Imu 2024, chi è che deve pagare entro il 28 febbraio 2025

Imu 2024, chi è che deve pagare entro il 28 febbraio 2025

Imu 2024, c’è chi deve pagare entro il 28 febbraio 2025: cosa devono fare i contribuenti per saldare la scadenza

Imu 2024, c’è chi deve pagare entro il 28 febbraio 2025. Il Decreto Milleproroghe, che ancora deve essere convertito in legge il 25 febbraio, contiene una proroga per i termini di pubblicazione delle delibere Comunali per il regolamento Imu 2024. I Comuni che non hanno pubblicato le delibere entro il 28 ottobre 2024, possono far valere anche le delibere pubblicate sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze entro il 7 febbraio 2025.

Questo cosa significa? Non per tutti i proprietari di case il saldo con l’Imu non si è concluso a dicembre 2024 ma potrebbe esserci un nuovo versamento entro il 28 febbraio 2025. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

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Saldo Imu: il 28 febbraio 2025 per delibere tardive

Il Decreto Milleproroghe contiene una norma che permette ai Comuni ritardatari con le delibere di sanare la propria posizione, come già accaduto lo scorso anno. Quindi, sono tempestive le delibere di approvazione delle aliquote Imu che risultano contemporaneamente:

  • Inserite nel Portale del Federalismo fiscale entro il 30/11/2024
  • Pubblicate nel Dipartimento Finanze del sito del MEF entro il 07/02/2025

I contribuenti, per sapere se sono tenuti al pagamento della terza rata Imu da versare entro il 28 febbraio 2025, devono quindi consultare il sito del Mef.

I contribuenti che vivono nei Comuni ritardatari cosa devono fare

I contribuenti che vivono in uno di questi Comuni ritardatari possono trovarsi in una delle due seguenti condizioni:

  • Se l’importo versato entro il 16 dicembre 2024 è minore di quello dovuto applicando i nuovi regolamenti: allora si è tenuti a versare la differenza entro il 28 febbraio senza l’applicazione di sanzioni e interessi , con modello F24, bollettino postale o PagoPA;
  • Se l’importo versato entro il 16 dicembre 2024 è maggiore di quello dovuto applicando i nuovi regolamenti: in questo caso si potrà chiedere un rimborso dell’Imu versata in eccesso entro il termine di 5 anni dal giorno del versamento o dal giorno in cui è stato accertato il diritto al rimborso