Oggi, martedì 16 giugno 2025, è l’ultimo giorno utile per pagare la tassa dell’Imu. In queste ore infatti, vanno a scadenza i termini per il saldo dell’imposta dovuta da chi possiede le seconde cose e dai proprietari di abitazioni accatastate nelle “categorie di lusso” A/1, A/8 e A/9 (e delle relative pertinenze), con la giornata odierna che rappresenta quindi l’ultima data utile per il pagamento della tassa.
Cosa è l’Imu e chi deve pagarla
Naturalmente, esistono delle fasce e dunque delle categorie che sono esenti dal pagamento della quota Imu. Ma andiamo nel dettaglio. Chi paga l’Imu? Se per abitazione principale si intende l’immobile “nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente”, qualsiasi criterio all’interno della casa in questione non rispetti ciò, dunque una delle due caratteristiche citate, è quindi da considerare questa casa come “seconda casa”. A quel punto, scatta l’obbligo del pagamento della tassa.
Imu, ecco chi è esente dal pagamento della tassa
Peraltro – riporta Adnkronos – nel 2022 la Corte Costituzionale ha risolto uno dei nodi più controversi sulla definizione di ‘seconda casa’ giudicando illegittima la norma che estendeva concetto di abitazione principale non solo al possessore ma anche al suo nucleo familiare. In pratica se marito e moglie (o coppie unite civilmente) fossero stati le parti titolari nello stesso comune di due ‘abitazioni principali’, definendo ognuna come propria dimora e residenza abituale, prima della sentenza una delle due abitazioni sarebbe stata definita ‘seconda casa’, imponendo quindi il pagamento dell’imposta. Con la sentenza del 2022, questa è stata invece estesa la doppia esenzione a tutte le coppie che risiedano e dimorino in due abitazioni principali distinte.
Infine, esenti anche altre tipologie di immobili. Si tratta di tutti gli appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari. Nell’insieme delle esenzioni anche i vari alloggi sociali, la casa coniugale data al coniuge in seguito a separazione legale, annullamento e/o scioglimento del matrimonio, ma anche una sola proprietà immobiliare posseduta da cittadini italiani residenti nel territorio di Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi in cui risiedono, a titolo di proprietà e/o usufrutto in Italia, ma a condizione che non risulti essere locata o data in comodato d’uso.
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