In 100 mila a Piazza San Pietro per la messa di Pasqua, il Papa: "Pace, fraternità e rispetto dei diritti umani"

In 100 mila a Piazza San Pietro per la messa di Pasqua, il Papa: “Pace, fraternità e rispetto dei diritti umani”

Daniele D'Alessandro

In 100 mila a Piazza San Pietro per la messa di Pasqua, il Papa: “Pace, fraternità e rispetto dei diritti umani”

Redazione  |
domenica 09 Aprile 2023

Città del Vaticano gremita in occasione delle celebrazioni pasquali: il monito di Papa Francesco prima della benedizione Urbi et Orbi

100 mila persone hanno affollato Piazza San Pietro per la celebrazione della Santa Messa di Pasqua.

“Oggi le nostre speranze non si infrangono più contro il muro della morte”, è stato il monito di Papa Francesco nel messaggio rivolto ai fedeli prima della benedizione Urbi et Orbi.

”Sia per ciascuno di voi, cari fratelli e sorelle, in particolare per gli ammalati e per i poveri, per gli anziani e per chi sta attraversando momenti di prova e di fatica, un passaggio dalla tribolazione alla consolazione. Non siamo soli: Gesù, il Vivente, è con noi per sempre. Gioiscano la Chiesa e il mondo, perché oggi le nostre speranze non si infrangono più contro il muro della morte, ma il Signore ci ha aperto un ponte verso la vita”.

“Superare i conflitti e le divisioni: apriamo il nostro cuore a chi ha più bisogno”

“A Pasqua la sorte del mondo è cambiata e quest’oggi, che coincide pure con la data più probabile della risurrezione di Cristo, possiamo rallegrarci di celebrare, per pura grazia, il giorno più importante e bello della storia – ha proseguito il Pontefice – Cristo è risorto, è veramente risorto, come si proclama nelle Chiese di Oriente. Quel veramente ci dice che la speranza non è un’illusione, è verità! E che il cammino dell’umanità da Pasqua in poi, contrassegnato dalla speranza, procede più spedito. Anche noi a crescere in un cammino di fiducia reciproca: fiducia tra le persone, tra i popoli e le Nazioni. Lasciamoci sorprendere dal lieto annuncio della Pasqua, dalla luce che illumina le tenebre e le oscurità in cui troppe volte il mondo si trova avvolto. Occorre superare i conflitti e le divisioni e ad aprire i nostri cuori a chi ha più bisogno. Affrettiamoci a percorrere sentieri di pace e di fraternità. Gioiamo per i segni concreti di speranza che ci giungono da tanti Paesi, a partire da quelli che offrono assistenza e accoglienza a quanti fuggono dalla guerra e dalla povertà”.

Papa Francesco: “Pace per l’amato popolo ucraino, luce pasquale sul popolo russo”

Il Sommo Pontefice si è poi rivolto al popolo ucraino e al popolo russo, con la speranza della definitiva cessazione delle ostilità

“Lungo il cammino ci sono ancora tante pietre di inciampo, che rendono arduo e affannoso il nostro affrettarci verso il Risorto. A Lui rivolgiamo la nostra supplica: aiutaci a correre incontro a Te! Aiutaci ad aprire i nostri cuori! Aiuta l’amato popolo ucraino nel cammino verso la pace, ed effondi la luce pasquale sul popolo russo. Conforta i feriti e quanti hanno perso i propri cari a causa della guerra e fa’ che i prigionieri possano tornare sani e salvi alle loro famiglie. Apri i cuori dell’intera Comunità internazionale perché si adoperi a porre fine a questa guerra e a tutti i conflitti che insanguinano il mondo, a partire dalla Siria, che attende ancora la pace.”.

“I potenti rispettino i diritti dell’uomo”

Il Papa, nel messaggio pasquale, chiede ai potenti del mondo il rispetto dei diritti umani. Denuncia i nefasti effetti” del narcotraffico e chiede che vengano risanate le piaghe sociali. Bergoglio invoca il Signore: “Conforta i rifugiati, i deportati, i prigionieri politici e i migranti, specialmente i più vulnerabili, nonché tutti coloro che soffrono la fame, la povertà e i nefasti effetti del narcotraffico, della tratta di persone e di ogni forma di schiavitù. Ispira, Signore, i responsabili delle nazioni, perché nessun uomo o donna sia discriminato e calpestato nella sua dignità; perché nel pieno rispetto dei diritti umani e della democrazia si risanino queste piaghe sociali, si cerchi sempre e solo il bene comune dei cittadini, si garantisca la sicurezza e le condizioni necessarie per il dialogo e la convivenza pacifica”.

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