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In 2024 export salumi a 2,3 mln, +9,5% a valore e +12,9% quantità

In 2024 export salumi a 2,3 mln, +9,5% a valore e +12,9% quantità

Nonostante Psa, restrizioni sanitarie e contesto geopolitico

Roma, 26 giu. (askanews) – Record storico nel 2024 per l’export del comparto delle carni suine e dei salumi italiani: secondo i dati Istat preliminari, le esportazioni hanno superato i 2.378 milioni di euro, con un incremento del 9,5% in valore e del 12,9% in quantità, per un totale di 229.888 tonnellate spedite all’estero. Un risultato ottenuto nonostante le difficoltà legate alla Peste Suina Africana (PSA), alle restrizioni sanitarie e al contesto geopolitico complesso.

La crescita ha riguardato tutte le principali categorie merceologiche, con risultati particolarmente brillanti per i salami, la mortadella e i prosciutti crudi stagionati. I dati sono stati ufficializzati in occasione della assemblea annuale di Assica, l’associazione industriali delle carni e dei salumi aderente a Confindustria, che si è svolta oggi a Bruxelles nell’ambito della campagna europea “Trust Your Taste – Choose European Quality”.

Il settore dei salumi si conferma tra i più dinamici dell’agroalimentare nazionale, con una crescita in valore superiore a quella dell’industria alimentare nel suo complesso (+8,6%), in netta controtendenza rispetto al calo generale dell’export italiano (-0,4%). Il saldo commerciale del settore ha raggiunto 2.064,8 milioni di euro, segnando un +10,1% rispetto al 2023.

Le esportazioni di prosciutti crudi stagionati hanno registrato una crescita significativa rispetto al 2023: +8,2% in quantità (74.297 tonnellate esportate) e +8,5% in valore, per un fatturato che ha superato il miliardo di euro (1.009,3 milioni). Nel dettaglio, sono aumentati sia i prosciutti disossati (+7,9% in quantità e +8,5% in valore), che comprendono anche specialità come speck, coppe e culatelli, sia i prosciutti con osso, con un balzo del +20,2% in volume e +11,7% in valore.

La crescita è trainata dall’Unione Europea (50.618 ton, +9,4%; 639,9 milioni (+7,1%), con ottime performance in Francia, Belgio, Paesi Bassi, Croazia e Polonia. In controtendenza la Germania. Anche i mercati extra UE hanno dato segnali positivi (+5,8% in quantità, +11,2% in valore), soprattutto gli Stati Uniti (+12,5% in valore), dove il comparto ha risposto alle restrizioni legate alla peste suina africana con l’invio di prodotti a lunga stagionatura.

Aumento a due cifre per le esportazioni di salami che con 53.347 tonnellate per 631,7 milioni di euro hanno evidenziato un +14,0% in quantità e un +11,2% in valore. Oltre all’UE decisivo il contributo dei mercati extra europei, in particolare gli Usa (+88,8% in quantità e +63,3% in valore). Ottimo anche il risultato del Regno Unito, buono quello della Svizzera.

Decisa crescita per le spedizioni di mortadella e wurstel che hanno registrato un +14,4% in quantità, con invii pari a 50.882 tonnellate e un +15,1% in valore, per 249,8 milioni di euro, rispetto al 2023. Ottimo l’andamento nell’UE, in particolare in Francia, Croazia, Spagna e Romania. Ancora più marcata la crescita nei Paesi Terzi: +20,2% in quantità e +39,4% in valore, grazie all’ottima performance in mercati come USA, Regno Unito, Libano e Canada.