PALERMO – La Regione siciliana torna a sostenere le Ipab, le Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, enti pubblici che, da molti anni, si occupano di assistenza sociale e beneficenza sul territorio: gestiscono case di riposo, strutture per minori, servizi per disabili e altro ancora. Attraverso un avviso pubblico dell’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, è stata avviata la procedura per assegnare contributi agli enti che gestiscono servizi socio-assistenziali ma non riescono a coprire con le proprie risorse i costi del personale.
Per questo motivo la Regione ha messo a disposizione per il 2025 un fondo di 3,5 milioni di euro, dedicato a coprire almeno in parte le spese legate al personale assunto con contratti nazionali, sia a tempo determinato che indeterminato. Di questi fondi, 2,3 milioni, circa due terzi del totale, saranno subito assegnati alle Ipab attive che abbiano svolto regolarmente la loro attività nel 2024 e che siano in regola con i conti consuntivi approvati dall’amministrazione vigilante.
Una proposta di legge per riformare il sistema di sostegno alle Ipab
La parte rimanente, 1,2 milioni, sarà invece momentaneamente bloccata in attesa dell’esito di una novità importante: il disegno di legge regionale n. 896 del 2025. Si tratta di una proposta di legge che la Regione siciliana sta esaminando per riformare il sistema di sostegno alle Ipab, con particolare attenzione agli enti inattivi o in difficoltà particolarmente gravi. In pratica, questa legge punta a stabilire nuove regole per l’erogazione dei contributi pubblici, prevedendo criteri più chiari per il supporto anche alle Ipab che attualmente risultano inattive ma che continuano a sostenere oneri e debiti.
Se questa legge verrà approvata, la Regione potrà utilizzare il milione e più di euro ancora accantonato per finanziare queste Ipab inattive, così da aiutare la loro riorganizzazione o la gestione dei debiti. In caso contrario, la somma sarà destinata, con un nuovo avviso, a sostenere ulteriormente le Ipab attive ma in difficoltà.
Tutte le Ipab possono presentare la domanda per i contributi
Possono accedere al contributo tutte le Ipab con sede in Sicilia, iscritte regolarmente all’Albo regionale delle istituzioni socio-assistenziali, e che abbiano presentato e fatto approvare il conto consuntivo 2024. È fondamentale che gli enti dimostrino di aver svolto regolarmente l’attività socio-assistenziale e che abbiano dipendenti con contratto regolare. La domanda va presentata esclusivamente in modalità telematica entro il 29 agosto, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo istituzionale del dipartimento regionale della famiglia, firmata digitalmente dal legale rappresentante.
Alla domanda deve essere allegata una dichiarazione che attesti la situazione economica e il numero di dipendenti, insieme al costo del personale per l’anno precedente. Il contributo regionale rappresenta un aiuto concreto per le Ipab che lavorano quotidianamente per garantire servizi fondamentali nelle comunità siciliane, spesso in condizioni difficili. È anche un modo per tutelare i lavoratori impiegati, evitando ritardi nei pagamenti o situazioni di precarietà occupazionale. Allo stesso tempo, la situazione mette in luce la necessità di una riforma più ampia e strutturata del sistema delle Ipab, per garantire una gestione più efficiente e sostenibile nel tempo. Il disegno di legge 896/2025 è un passo in questa direzione, mirando a una migliore organizzazione e a un supporto più mirato anche per quegli enti che oggi si trovano in una situazione di stallo.

