Roma, 26 set. (askanews) – Uva, cavolfiori, tombarello e tonnetto: sono i prodotti più conventienti nei mercati all’ingrosso questa prima settimana di autunno secondo La Borsa della Spesa, il servizio settimanale di Bmti e Italmercati. L’uva da tavola, anche questa settimana, si conferma la vera regina del mercato: di ottima qualità, disponibile in tutte le varietà e con prezzi all’ingrosso mediamente in calo del 2,7% rispetto alla scorsa settimana. Le varietà bianche sono le più consumate e questo mantiene bassi i prezzi che, all’ingrosso, si aggirano intorno a 1,60 euro/kg. L’uva nera e la rosata Red Globe, meno richieste, all’ingrosso costano 1,50 euro/kg. Per la Pizzutello, il prezzo scende a 1,90 euro/kg mentre la varietà senza semi, più richiesta, è disponibile a circa 3,50 euro/kg.
Continuano ad essere abbondanti nei mercati i fichi d’India, con prezzi all’ingrosso che variano da 1 a 2 euro/kg, a secondo della loro grandezza. Per le susine prezzi all’ingrosso stabili a 1,50 euro/kg, mentre le noci fresche della Campania, nel pieno della loro raccolta, si trovano a 3,50 euro/kg. In aumento le varietà di mele disponibili: l’ultima arrivata, la Nicoter, è disponibile all’ingrosso a circa 1,90 euro/kg, e sono a 1,20 i prezzi all’ingrosso delle mele di pianura. In arrivo la mela annurca campana che sancirà l’inizio dell’autunno.
Tra gli ortaggi, è in forte crescita la produzione di cavolfiori e anche la domanda. Qualità e produzione sono favorite dal clima e i loro prezzi all’ingrosso, in ribasso del 47,3% rispetto al 2024, sono intorno a 1,30 euro/kg, anche un euro nelle zone di produzione laziale. La stagione delle melanzane a campo aperto si avvia alla conclusione ma la produzione resta ancora abbondante e con prezzi medi all’ingrosso intorno a un euro, con un calo del 7,8% rispetto a 7 giorni fa e del 39,4% sul 2024.
Prezzi all’ingrosso convenienti per le zucche, in calo del 5,9% rispetto allo scorso anno. Le temperature ancora alte non spingono il consumo mantenendo i prezzi su 0,70 euro/kg per tutte le varietà ad eccezione della Tonda Delica che si attesta intorno a un euro. Regolare la campagna delle lattughe, intorno a 1,30 euro/kg mentre, nelle zone di produzione come Roma, si trovano anche a 0,90, con un calo del 53,1% rispetto al 2024 e del 5,9% nell’ultima settimana. Abbondano i peperoni, con prezzi che variano da 1,30 a 2,00 euro/kg (-15,9% rispetto al 2024).
Tra i prodotti ittici, bene la lampuga, pesce azzurro di qualità ottima, in piena stagione di pesca, disponibile all’ingrosso a circa 7,50 euro/kg. In calo del 40% rispetto alla scorsa settimana i prezzi del tombarello, della famiglia dei tonnetti, intorno a 4 euro. La trota salmonata allevata è stabile a circa 6 euro, mentre quella bianca intorno ai 5,80. Sempre più richiesto il cefalo, un pesce di alta qualità se pescato in mare aperto, che presenta prezzi da 2,50 a 6 euro a seconda della specie. È ricominciata la pesca dei calamari italiani, con prezzi all’ingrosso in calo del 4,6% rispetto ad una settimana fa, tra i 18 e i 21 euro. L’alaccia rimane un’opzione molto economica, intorno ai 2 euro (-20% rispetto al 2024).
Tra le carni, stabili i prezzi all’ingrosso del petto di pollo, che oscillano tra 7,90 e 8,20 euro al kg, così come i prezzi dei tagli di vitellone più pregiati, che si attestano tra i 9,83 e 10,23 euro/kg.

