M5S, Ricciardi: "Spadafora e Giarrusso cercano solo visibilità" - QdS

M5S, Ricciardi: “Spadafora e Giarrusso cercano solo visibilità”

M5S, Ricciardi: “Spadafora e Giarrusso cercano solo visibilità”

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giovedì 19 Maggio 2022

“Nel M5S ci sono 2 tipi di persone: quelle che lavorano a testa bassa, pensando unicamente al bene del Movimento e ai cittadini e quelli che invece sono perennemente alla ricerca di visibilità e guardano al tornaconto personale”. Lo dice Riccardo Ricciardi, deputato e vicepresidente del M5S.

“Quando le altre forze politiche – aggiunge – ci attaccano strumentalmente invece di difenderci, si accodano ai partiti e scelgono di attaccare il leader, Giuseppe Conte (votato dal 94% degli iscritti) per trarne visibilità o provare a contrattare un maggiore peso politico interno. Ma nel Movimento non funziona cosi.

Dino Giarrusso e Vincenzo Spadafora cercano visibilità personale a scapito di tutto il Movimento: Giarrusso parla di cose che non sa e che legge su qualche giornale, ragionando tra l’altro con gli schemi della vecchia politica fatta di giochini per le poltrone. Quanto di più lontano dalla tradizione del 5S e dal nuovo corso di Conte. Sembrava di ascoltare Renzi”.

“Cosa avrebbe dovuto fare Conte? Pur di avere la poltrona della presidenza della Commissione Esteri avrebbe dovuto scendere a compromessi con Renzi e Meloni? Qualcuno è così ingenuo da pensare che con un altro nome avremmo avuto il voto favorevole di FdI e Iv, proprio ora che è scoccato l’amore tra di loro?”.

Giarrusso: “Basito da parole di Ricciardi, siamo per l’onestà non per l’omertà!”

“Leggo basito le parole del collega Ricciardi, e sono costretto a replicare, mio malgrado. Stiamo assistendo ad uno scempio, e a Palermo abbiamo cinque onorevoli che fanno campagna elettorale per il candidato di una lista concorrente, peraltro persona incompatibile con i valori del Movimento perché condannato. Queste sì che sono cose degne di Italia Viva, o meglio dei partiti più opachi della prima repubblica, l’amico Ricciardi se ne è accorto? E la vicepresidente Taverna, che ha gestito le amministrative, non ha nulla da dire? Lo statuto scritto da Conte vieta espressamente di “avvantaggiare altri movimenti o partiti politici”: ho chiamato e scritto a Conte per segnalargli questa brutta storia, e non ho ricevuto alcuna risposta.

In Sicilia ci candidiamo col simbolo solo in tre comuni su 126, dirlo è semplice onestà, ed io preferisco l’onestà all’omertà!”, afferma con impeto l’europarlamentare del M5S Dino Giarrusso, che prosegue “Per anni Berlusconi e i suoi, quando qualcuno raccontava un fatto increscioso, non attaccavano i protagonisti di quel fatto ma il giornalista che lo raccontava: a questo siamo ridotti? Ad attaccare chi racconta una verità? Io non avrò mai un comportamento omertoso, e se qualcosa diventa inaccettabile ritengo giusto parlarne, senza sconti, per il rispetto che ho verso i nostri candidati che si vedono dei portavoce che spingono altre liste, e verso i cittadini che ci hanno votato, e che oggi – grazie ad una gestione pessima delle amministrative- non potranno nemmeno votare Movimento.

Io non ho bisogno di cercare visibilità, quella visibilità che Ricciardi ha recentemente ottenuto grazie ad una nomina dall’alto: io sono stato eletto con le preferenze, e quando sono diventato facilitatore è stato grazie ai voti dei nostri iscritti, non a scelte calate dall’alto”, continua Giarrusso, che conclude “Siamo per la democrazia diretta eppure non abbiamo fatto scegliere né i vice, né i componenti dei comitati, né i referenti regionali o provinciali. Mi pare che a non rispettare i valori storici del Movimento non sia certo io, e mi pare che dopo una sonora scoppola come quella presa in commissione esteri, e una debàcle come le scarne liste alle amministrative, attaccare chi dice la verità sia la cosa più sbagliata da fare.

Piuttosto rimaniamo onesti e confrontiamoci apertamente fra noi e con la base, senza salottini ristretti né poltronari ad ogni costo, ma ridando voce e peso ai nostri iscritti”.

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