In pochi mesi rottamazione di ben 150 tra pistole e fucili - QdS

In pochi mesi rottamazione di ben 150 tra pistole e fucili

redazione

In pochi mesi rottamazione di ben 150 tra pistole e fucili

giovedì 07 Luglio 2022


Si tratta di armi da fuoco ritirate o versate spontaneamente da soggetti che le detenevano. Trenta sono state sottratte a persone segnalate dalla Polizia giudiziaria per liti in famiglia e maltrattamenti

Negli ultimi mesi la Polizia amministrativa della Questura nissena ha ritirato cautelarmente circa trenta armi da fuoco a soggetti segnalati nel corso dell’attività di Polizia giudiziaria per liti in famiglia e maltrattamenti (il cosiddetto “Codice rosso”). Tra quelle ritirate e quelle versate spontaneamente da soggetti che le detenevano, sono state inviate alla rottamazione 150 armi, 60 pistole e 120 fucili.

Dal 14 settembre 2019, infatti, chi detiene armi deve presentare ogni cinque anni il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione; in pratica lo stesso certificato richiesto per il rilascio del nulla osta all’acquisto, previsto dall’art. 35 del Testo unico delle Leggi di Pubblica sicurezza.

“La certificazione – hanno sottolineato dalla Questura – dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare di alcol. Il certificato medico è rilasciato dall’ufficio medico legale delle Asp (Aziende sanitarie provinciali) o da un medico militare, della Polizia di Stato o del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Il richiedente, sottoponendosi agli accertamenti, è tenuto a presentare un certificato anamnestico, rilasciato dal medico di famiglia, di data non anteriore a tre mesi”.

Sono esentati dall’obbligo di presentazione i detentori che siano anche titolari di licenza di porto d’armi (caccia, sportivo, porto difesa personale) in corso di validità. In caso di licenza non più rinnovata, i cinque anni decorrono dalla scadenza dell’ultimo rinnovo.

Come evidenziato ancora, “le persone che non consegnano il certificato agli uffici di Polizia (Questura per i residenti a Caltanissetta, Commissariati di Polizia di Stato di Gela e Niscemi per i residenti in quei centri) o alla Stazione dei Carabinieri che avevano ricevuto le denunce di detenzione, riceveranno una diffida per la presentazione del certificato stesso. Se nei successivi sessanta giorni la certificazione non sarà presentata, le armi saranno ritirate cautelarmente dalle Forze di Polizia e saranno segnalati al prefetto per la successiva emissione del divieto detenzione armi”.

“Nel caso in cui il detentore – hanno concluso dalla Questura – non voglia più la disponibilità dell’arma e non trovi una persona munita d’idoneo titolo di polizia cui cederla, anche gratuitamente, potrà richiedere agli stessi uffici di Polizia (Ufficio Armi della Questura di Caltanissetta 093479595 / 093479596) o ai Carabinieri il ritiro per la successiva rottamazione”.

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