Roma, 28 apr. (askanews) – L’incognita siccità pesa sulla campagna del pomodoro a Foggia, che si prospetta pesante e rischia di frenare gli investimenti, mentre è stato raggiunto un accordo tardivo per la prossima campagna di trasformazione nel bacino centro-sud Italia e che ha lasciato l’amaro in bocca sul fronte prezzi. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione ai prezzi medi di riferimento del pomodoro che per la prima volta accorciano la forbice tra il pomodoro tondo (147,50 euro/tonnellata) e il lungo (155 euro/tonnellata), da sempre considerato più pregiato, con l’ombra causata dalla richiesta al Masaf dell’erga omnes, ovvero della validità del Contratto Quadro d’Area anche tra uno o più soggetti non aderenti all’Oi del Bacino Centro Sud Italia, che non è stata accolta positivamente dal mondo della produzione.
“L’accordo è stato raggiunto in ritardo rispetto alle necessità di una corretta programmazione degli investimenti e non è stato condiviso da tutte le Organizzazioni dei Produttori di pomodoro, con nuovi attori e dinamiche i cui effetti sono ancora da valutare”, spiega Mario de Matteo, presidente di Coldiretti Foggia, sottolineando che ‘la mancanza di acqua apre scenari critici rispetto ai trapianti e alla quantità di prodotto che quest’anno potranno risultare in calo drastico”.
La Puglia è il principale polo della salsa Made in Italy nel Mezzogiorno con oltre 19mila ettari concentrati per l’87% proprio a Foggia, leader nel comparto con 3.500 produttori di pomodoro che coltivano mediamente una superficie di oltre 17mila ettari, per una produzione di 20 milioni di quintali, spiega il presidente di Coldiretti Foggia, Mario De Matteo.

