ROMA – Se la situazione epidemiologica “confermasse l’attuale trend di miglioramento, allora ci si augura che gli italiani possano andare in vacanza, ma in questo caso si potrebbe andare in spiaggia ed al mare solo rispettando scrupolosamente il distanziamento sociale”.
Il direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità Gianni Rezza invita alla prudenza: “Per parlare di vacanze è ancora un po’ presto – afferma – ed è necessaria cautela”.
“Se il trend sarà di continuo, ulteriore miglioramento – spiega l’esperto all’ANSA – allora si potrà pensare alla prospettiva delle ferie estive, ma sempre con estrema cautela e prudenza perché il virus, purtroppo, non scomparirà”. In spiaggia, quindi, “il problema maggiore sarà rappresentate proprio dal rispetto del distanziamento sociale. Se andremo al mare, come speriamo, sarà quindi essenziale il distanziamento appunto perché il virus continuerà a circolare. Ci vorranno dunque più controlli e vanno pensate modalità di sicurezza, dal numero di ombrelloni a distanza nei lidi, ad esempio, allo scaglionamento delle presenze”. Riferendosi invece all’acqua marina e alla sabbia, Rezza tranquillizza sottolineando come non vi siano evidenze di trasmissione del SarsCov2 attraverso tali elementi.
Il problema “centrale e sul quale mi focalizzerei – ribadisce – resta quello del distanziamento tra le persone, con la priorità di evitare assembramenti”. La questione tuttavia è “complessa – precisa l’esperto – e va anche valutato il peso degli spostamenti delle persone da una zona all’altra per raggiungere eventualmente le località di mare e di vacanza. Cruciale resta insomma l’andamento della curva dei contagi a seconda delle aree e andranno fatte opportune valutazioni”.