In un mese -1.500 decessi per smog - QdS

In un mese -1.500 decessi per smog

redazione

In un mese -1.500 decessi per smog

martedì 05 Maggio 2020

BRUXELLES – Dall’Italia alla Germania, le restrizioni imposte per contenere la pandemia di Covid-19 hanno portato a un crollo vertiginoso dei livelli di smog. A fronte di un’emergenza di una gravità senza precedenti, una notizia positiva arriva da un nuovo studio europeo secondo cui il miglioramento della qualità dell’aria avrebbe permesso nell’ultimo mese di evitare 11mila decessi in tutta Europa, quasi 1.500 solo in Italia.

Secondo il Center for research on energy and clean air (Crea), che ha sede a Helsinki, l’Italia è il terzo Paese in Europa per numero di decessi prematuri evitati, dopo la Germania (2.100) e il Regno unito (1.750). Il lockdown imposto in tutto il continente ha portato a una riduzione del 40% del livello medio d’inquinamento da biossido di azoto (NO2) e del 10% del livello d’inquinamento da particolato.

I ricercatori evidenziano che il calo deriva dal fatto che la produzione di energia dal carbone e il consumo di petrolio, le due principali fonti d’inquinamento per l’aria, sono diminuiti rispettivamente del 37% e del 33%. Fra gli altri effetti positivi della purezza dell’aria ci sono anche 1,3 milioni di giorni di assenza dal lavoro per problemi di salute, 6mila casi in meno di asma fra i bambini e 1.900 ricoveri d’urgenza per attacchi d’asma.
Per ricavare queste stime il Crea ha usato gli ultimi modelli statistici di rischio che collegano l’esposizione all’inquinamento con i danni alla salute. Secondo l’Agenzia Ue dell’ambiente, ogni anno lo smog provoca in Europa 400mila morti premature. L’Italia è al primo posto per vittime causate da biossido di azoto (NO2), con circa 14.600 decessi, e per ozono (3.000), e ha il secondo numero più alto per il particolato fine PM2,5 (58.600).

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