Università

Inaugurazione anno accademico, Cgil Messina: “Università motore di sviluppo, rilancio e valorizzazione”

L’inaugurazione dell’anno accademico è occasione per la Cgil Messina per ribadire la centralità dell’Università nelle dinamiche socioeconomiche del territorio.

“Un Ateneo che ha grandi potenzialità e che rappresenta la prima realtà territoriale come luogo di crescita, di conoscenza e di promozione culturale”, dichiara il segretario generale della Cgil Messina, Pietro Patti, a margine della cerimonia, che ha visto anche la presenza del sindacato.

Cgil Messina all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università

“L’inaugurazione di oggi – prosegue Patti – arriva a ridosso delle elezioni della nuova rettrice dopo le note vicende giudiziarie che hanno minato l’immagine del nostro prestigioso Ateneo. Per questo, ribadiamo l’importanza di sganciarsi dal passato. Apprezziamo le parole usate dalla rettrice Spatari che ha posto al centro della sua relazione argomenti quali la conoscenza come baluardo della nostra università, la libertà e l’autonomia di insegnamento senza pregiudizi”.

“Condividiamo anche il passaggio sul libero pensiero critico e non di censura come avvenuto nei fatti di Pisa. Consideriamo, inoltre, importanti nell’azione di governo dell’Ateneo, gli aspetti riguardanti la parità di genere, l’inclusione e l’uguaglianza per garantire il benessere di studenti, studentesse, lavoratrici e lavoratori”.

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“Diritto allo studio fondamentale”

“Crediamo anche – aggiunge Patti – che nel percorso di crescita e di impegno il confronto costante con le parti sociali debba essere un elemento caratterizzante se si vuole proiettare l’Ateneo verso un futuro di progresso e affrontare le diverse sfide che ci aspettano”.

Per la Cgil Messina tale confronto non può che partire dal diritto allo studio come valore costituzionalmente sancito e non come servizio domanda individuale. “In tal senso – osserva il segretario della Cgil Messina – bisogna mettere in campo tutti gli strumenti per garantire l’esigibilità del diritto di cittadinanza anche al Sud rigettando il progetto di autonomia differenziata portato avanti da questo Governo”.