Ondate di calore fino a giovedì. Per tutta la notte scorsa le fiamme sono divampate nei territori delle Petralie, Geraci Siculo e Monreale. Musumeci in elicottero sui roghi. Le critiche del M5s
La Protezione Civile ha emesso ieri un allerta rosso (livello tre) per rischio incendi e ondate di calore che prevede per oggi e domani nella provincia di Palermo temperature percepite fino a 42° gradi centigradi.
E per quanto riguarda in particolare il rischio di incendi, nel Palermitano c’è una previsione di pericolosità massima e il livello di attenzione è rosso.
Fiamme nelle Madonie e a Monreale
Ed è stata una lunga notte di incendi quella appena trascorsa in provincia di Palermo.
In particolare le Madonie stanno bruciando: le fiamme sono divampate nei territori delle Petralie e di Geraci Siculo.
Molte persone hanno visto distrutte dalle fiamme le proprie aziende agricole e hanno temuto per le proprie case minacciate dalle fiamme.
Sul territorio hanno lavorato i Vigili del fuoco, i Forestali e il personale della Protezione civile.
Nel corso della notte sono andati in fiamme ettari di vegetazione anche a Piano Geli nella zona di San Martino delle Scale e a Montefiascone sempre nella zona di Monreale.
Ieri i Vigili del fuoco hanno compiuto cento interventi in Calabria e in Sicilia con Canadair della flotta area del Corpo nazionale e con elicotteri.
Musumeci in elicottero sui roghi
E proprio a bordo di un elicottero della Polizia, ieri, il presidente della Regione Nello Musumeci ha sorvolato i Comuni di Madonie e Nebrodi devastati dagli incendi dei giorni scorsi. Poi, con il capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, il dirigente generale del dipartimento regionale dell’Agricoltura Dario Cartabellotta e il dirigente generale del dipartimento dello Sviluppo rurale Mario Candore, nella Sala polifunzionale di Gangi, ha incontrato i sindaco del Comune, Francesco Paolo Migliazzo, e quelli di Geraci Siculo, San Mauro Castelverde, Collesano, Scillato, Campofelice di Roccella, Pollina, Castel di Lucio, Mistretta, Nicosia, Valledolmo e Petralia Soprana.
“Abbiamo assicurato – ha detto Musumeci – l’intervento del governo regionale con provvedimenti di sostegno e di ristoro e, attraverso il bilancio regionale, stiamo approntando le risorse per fare fronte alle prime spese necessarie affinché gli agricoltori possano riprendere la loro attività”.
Nei giorni scorsi la Giunta Musumeci, nel corso di una seduta straordinaria, aveva deliberato lo “stato di crisi e di emergenza” per sei mesi a causa dei gravi incendi verificatisi già dalla fine di luglio e del permanente rischio dovuto all’eccezionale ondata di caldo sull’Isola.
Musumeci si assuma responsabilità
Ma critiche sono giunte al Governatore dai parlamentari del Movimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura dell’Ars: “Musumeci la finisca – hanno scritto – con questa pantomima di cercare di scaricare su Roma quelle che sono sue responsabilità: il problema degli incendi in Sicilia non si affronta quando i boschi sono già in fiamme e a ridosso della stagione estiva”.
“Boschi e foreste – hanno aggiunto – vanno gestiti e va fatta prevenzione, mentre in Sicilia questa aspetti sono del tutto carenti. Ricordiamo che un incendio con fasce ‘taglia fuoco’ viene contenuto altrimenti diventa difficilissimo fermare la furia delle fiamme”.