Salvatore Sutera, sindaco di Gibellina, "La delinquenza non si ferma nemmeno davanti ai luoghi sacri". E ringrazia i Vigili del fuoco che con un elicottero sono riusciti a domare l'incendio
Paura per l’incendio che, su due lati, ha lambito il Cretto, celebre opera di land art realizzata da Alberto Burri tra il 1984 e il 1989 nel luogo in cui sorgeva la città vecchia di Gibellina, completamente distrutta nel 1968 dal terremoto del Belice.
Le fiamme, prima di essere spente, sono arrivate lambire il Cretto, mentre operavano diversi canadair e un elicottero dei Vigili del Fuoco.
“La delinquenza – ha detto il sindaco di Gibellina Salvatore Sutera – non si ferma nemmeno davanti ai luoghi sacri. Per fortuna il cretto di Burri non è stato danneggiato dalle fiamme che hanno distrutto la macchia mediterranea che lo circonda”.
“La nostra comunità – ha sottolineato Sutera – è colpita da questo gesto insensato e criminale che dimostra disprezzo per una storia che non ha eguali nel mondo. Ci auguriamo che gli autori possano essere individuati e consegnati alla giustizia”.
Sutera ha ringraziato i Vigili del fuoco che con un elicottero sono riusciti a domare l’incendio che ha lambito il Cretto,.
“Il Cretto è un monumento civile e culturale – ha ricordato il Sindaco -, dove nei giorni scorsi uno spettacolo di Vinicio Capossela ispirato0 alla Commedia di Dante, ha chiuso la quarantesima edizione delle Orestiadi”.
“E abbiamo ricordato – ha concluso Sutera – anche il decennale della scomparsa di Ludovico Corrao, l’uomo che ha voluto fortemente il Cretto come sublimazione della sua idea della rinascita di Gibellina e del rilancio del territorio del Belice”.
