Gli incendi che stanno colpendo in questo ore di nuovo duramente la Sicilia hanno scatenato scintille fra il vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante, e di risposta il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Tutto nasce da una notta pubblicata oggi da don Marciante, a seguito delle fiamme che si sono verificate sulle Madone nel comune di Gratteri, provincia di Palermo.
“Sono vicino alla comunità di Gratteri per l’ingente danno ambientale subito – ha detto il vescovo al sindaco di Gratteri Giuseppe Muffoletto e al parroco don Nicola Crapa nel suo messaggio di vicinanza – Ormai il fenomeno degli incendi è diventato insopportabile. Occorre organizzare una protesta generale davanti all’inerzia colpevole dei vari governi regionali. Mi dispiace tanto. Tra incendi e calo demografico avanza la desertificazione della Sicilia”.
Il vescovo di Cefalù senza troppi giri di parole ha chiamato il popolo a protestare perché il governo regionale farebbe molto poco per contrastare l’emergenza incendi in Sicilia, che si ripete ogni anno, e a luglio hanno messo in ginocchio l’Isola. Alle parole scritte dal vescovo il presidente Renato Schifani non ci sta e ha risposto in modo deciso.
“Stupiscono le parole del vescovo di Cefalù che rischiano solo di alimentare proteste e fomentare la sommossa popolare. Comprendo e condivido la rabbia e l’indignazione per questo ennesimo scempio ai danni del nostro territorio e delle nostre comunità, ma riteniamo ingiustificabili gli attacchi a questo governo regionale che fin dal suo insediamento ha lavorato e continua a lavorare per risolvere in maniera strutturale i problemi della Sicilia, tra i quali gli incendi, operando strategicamente per la tutela del territorio e la prevenzione”. Così il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani in merito alle parole del vescovo di Cefalù monsignor Giuseppe Marciante sull’incendio a Gratteri. Per domare le fiamme da ieri sera sono impegnati 12 squadre con 50 operai forestali, 12 autobotti, 6 ispettori del Corpo forestale della Regione Siciliana, 2 canadair e 2 elicotteri.
“Ricordo al vescovo – aggiunge – che abbiamo dovuto pagare un duro prezzo in termini di vite umane nel contrasto ai roghi causati spesso da criminali senza scrupoli. Tutte le istituzioni dovrebbero unire le forze per una trasformazione culturale improntata alla cura e al rispetto del creato”.