Programmazione a rilento, gestione contorta dei forestali e mezzi inadatti. Anche per questo le fiamme stanno devastando da Est a Ovest ettari su ettari di terreno
PALERMO – La Sicilia continua a bruciare, mentre le istituzioni, nonostante le promesse, non sembrano in grado di porre un freno definitivo a un’emergenza che, di anno in anno, sembra farsi sempre più drammatica. La giornata di ieri è stata l’ennesimo bollettino di guerra. Le fiamme hanno colpito duramente la provincia di Palermo e le Madonie, con ettari di vegetazione in fumo, mentre a Enna un incendio con vari punti di fuoco ha minacciato alcune abitazioni a Pergusa, in contrada Parasporino, Cannavò e Jacopo. Alcune famiglie sono state costrette ad abbandonare la loro abitazione.
Se il caldo, opprimente negli ultimi giorni, è certamente una concausa – insieme ai soliti piromani – non si possono tralasciare numerose questioni spinose che rendono l’emergenza incendi, se non del tutto ev… Per consultare tutto l’articolo abbonati cliccando sul link